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Il Governo incassa la Fiducia alla Camera per la manovra

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Approvato con 329 sì e 275 no il maxiemendamento per la correzione dei conti pubblici

Roberto Amaglio
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Tutto come previsto alla Camera dove, con 329 sì e 275 no, la manovra correttiva dei conti pubblici varata dal Governo è stata approvata. Questo pomeriggio, alla presenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, i deputati hanno espresso il loro parere sul maxiemendamento da 25 miliardi di euro, su cui il Governo, dopo l'esito positivo della votazione al Senato, aveva già posto la Fiducia. Niente discussione dei 900 emendamenti presentati dalla minoranza in Commissione, ma un testo analogo a quello di Palazzo Madama che, incassato il voto di Fiducia, verrà definitivamente licenziato giovedì. Dichiarazioni – Di fronte alla 36° Fiducia avanzata dall'esecutivo, i gruppi di minoranza hanno usato parole dure per criticare sia la gestione politica che i contenuti della manovra. "Nella maggioranza manca la volontà di fare le riforme e i tagli lineari lo dimostrano – ha attaccato il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini –. Siamo consapevoli delle difficoltà internazionali e nazionali e sappiamo che le difficoltà non sono figlie di questo Governo. Tuttavia questo tirare a campare non migliora la situazione". Ancora più duri Pierluigi Bersani (Pd) e Antonio Di Pietro (Idv). Per il segretario dei democratici, la manovra approvata è l'ennesimo atto di forza di un Governo che tira a campare. "Tremonti dice che pagano i papaveri? Chi sono questi papaveri? Gli insegnanti, i poliziotti, gli infermieri, i vigili del fuoco, quegli agricoltori che protestano contro le quote latte? Ancora una volta a pagare saranno i più deboli. È una manovra che non garantirà equità sociale. Serve una diversa prospettiva e per questo siamo pronti a una fase di transizione per difendere la corretta funzionalità del Parlamento e affrontare le maggiori problematiche del Paese. Andare avanti ad atti di forza non serve al Paese". Affondo anche da parte dell'ex magistrato di Mani Pulite. "Questo governo e questa maggioranza si vergognino: la manovra economica colpisce tutti gli italiani onesti, le forze dell'Ordine, i lavoratori, i magistrati, i precari, gli addetti alla sicurezza e premia solo speculatori ed evasori. E' una pietra tombale sul futuro del Paese". Fabrizio Cicchitto (Pdl), invece, non vuole sentire parlare di Governo in crisi e di manovra sbagliata. "La sinistra non può criticarci nel campo della politica economica, dopo il disastro del Governo Prodi: se avessimo seguito la vostra linea alzando dell'1% il deficit per rilanciare i consumi saremmo nelle stesse condizioni della Grecia. Noi invece lavoriamo mettendo le basi per il federalismo e non tagliando i sussidi di disoccupazione. Abbiamo sostenuto la scuola e L'Aquila e la nostra manovra, richiestaci dall'Europa, è molto meno pesante di quelle varate da Germania e Francia". Fronte Regioni – Intanto il presidente Vasco Errani ha convocato a Roma una seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni per giovedì alle 10:30. L'incontro servirà per tastare il polso al cosiddetto fronte dei Governatori, in vista delle Conferenze Stato-Regioni (ore 15:00) e Unificata (ore 15:30) previste nel pomeriggio.

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