AAA il governo inglese assume hacker
Il ministero degli Interni pubblica un bando: si cercano giovani informatici esperti per proteggere il web
AAA hacker cercasi. Il governo di Sua maestà la Regina seleziona giovani tecnici informatici brillanti, con profonde conoscenze nel campo della protezione dei dati su internet. Preferibile l'esperienza comprovata nel settore della pirateria su internet. Più o meno suona così l'avviso di reclutamento lanciato dal ministero britannico degli Interni. La sicurezza del web richiede persone competenti, capaci di fermare gli attacchi degli hacker. Non è facile rendersi conto di quanto lavoro sporco, dietro le quinte, sia necessario per rendere sicuro internet. E chi meglio degli hacker conosce le tecniche più raffinate e complesse per respingere gli assalti sempre più sofisticati? Gli hacker stessi. Nel Regno Unito è bandito il Cyber Security Challenge, un concorso per arruolare dalla parte dei buoni le migliori menti informatiche su piazza. Due le prove da superare: identificare le falle si sicurezza all'interno di un sito e poi, in gruppo, assumere il controllo di una rete informatica e difenderla da attacchi informatici. Ai vincitori sarà garantita una cospicua borsa di studio con annesso stage presso le migliori istituzioni del Paese. Assunzione per loro assicurata perché “a difendere i nostri interessi nel cyberspazio è un numero relativamente basso di professionisti di talento e dalle grandi capacità, provenienti sia dal settore pubblico che privato”, ha detto alla Bbc Lady Neville-Jones, sottosegretario alla sicurezza, sottolineando come il numero di esperti informatici nel Paese abbia bisogno di crescere. Metodo insolito, si dirà, il concorso per scovare i prossimi difensori del web. Nel Regno Unito però c'è urgente bisogno di profili eccellenti nel settore. Lo spiega bene Kevin Streater della Open University, una delle istituzioni partner del progetto: “Stiamo già sotto una pressione particolare. Molte persone che sono entrate in questo settore prima del 2000 si sta specializzando in altri ruoli e chi è invece arrivato negli anni Sessanta e Settanta sta andando in pensione”.