Blitz a Palermo: 7 persone in manette
Gli agenti della Squadra mobile hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare nell'operazione "Paesan Blues". Tra gli arrestati anche Corso, l'autista di Riina
La squadra mobile di Palermo ha eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare collegate all'operazione "Paesan Blues". Nell'ambito della stessa, lo scors0 10 marzo, furono arrestate ben 21 persone. I destinatari degli attuali provvedimenti sono Gioacchino e Gianpaolo Corso, rispettivamente di 43 e 37 anni, Giovanni Lo Verde, di 70 anni, Ignazio Traina, di 49 anni, Mario Taormina, di 46 anni, Francesco Guercio, di 32 anni, Gregorio Di Giovanni, di 48 anni, tutti delle famiglie di "Santa Maria di Gesù" e "Porta Nuova". L'indagine "Paesan Blues", condotta da Sco e Fbi, aveva consentito di smantellare i collegamenti tra mafia siciliana e Cosa nostra americana. Sulla scorta di nuove prove, sono stati quindi colpiti da ordinanza di custodia Traina, Taormina e Di Giovanni, non ancora raggiunti da provvedimenti restrittivi e sono state emesse nuove ordinanze a carico di 4 persone, già destinatarie del provvedimento di marzo. Le nuove risultanze provengono da intercettazioni ambientali e telefoniche, dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Giuseppe Di Maio, Manuel Pasta e Andrea Bonaccorso, e dalle denunce rese dalle vittime di estorsioni. Gli investigatori hanno accertato che Gioacchino Corso godeva di grande considerazione da parte di Pippo Provenzano ed esercitava influenza sia su Giuseppe Liga che su Andrea Quatrosi, dei quali è già emerso il ruolo nelle famiglie. Corso avrebbe fatto anche da autista a Riina, durante la sua latitanza. Le indagini hanno accertato l'attualità delle cerimonie di affiliazione a Cosa nostra - l'ultima nota del maggio 2009 - con il noto simbolismo di "santine e punciute" e l'ostinato tentativo di ripristinare le gerarchie interne alle famiglie.