Assolta "Danielona" l'opinionista di "Uomini e Donne"
Era stata arrestata dopo che le autorità hanno trovato della droga nella sua abitazione
Daniela Ranaldi, l'opinionista del programma tv “Uomini e donne” è stata assolta con la formula«perché il fatto non costituisce reato». La donna, meglio conosciuta come “Danielona” era stata arrestata venerdì 9 luglio per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti perché accusata di avere posseduto 25 dosi di droga a fini di spaccio. La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Maria Teresa Cialoni. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di un anno di reclusione per la 55enne più il pagamento di una multa di 3mila euro. Il fermo era avvenuto nei pressi dell'abitazione della donna che era stata trovata in possesso di 11 grammi di cocaina pura e di un bilancino di precisione. Non avendo precedenti, la donna era stata rimessa in libertà. La Ranaldi, difesa dall'avvocato Alessio Pica, ha negato oggi di essere una spacciatrice ammettendo però la detenzione della sostanza stupefacente per uso personale: ha detto di aver iniziato a fare uso di droga alcuni mesi fa dopo la morte del padre. Il fratello Bruno, testimone citato dalla difesa, ha spiegato al giudice che la sorella è caduta in uno stato di depressione dopo la morte del genitore avvenuta lo scorso ottobre.:«Il bilancino veniva usato per le medicine che quotidianamente nostro papà assumeva. Morto lui, abbiamo attraversato tutti un momento difficile, Daniela in modo particolare. Una volta - ha detto Bruno, che gestisce un locale notturno - la sorpresi mentre faceva uso dello stupefacente che teneva sul comodino della stanza da letto in un barattolo, glielo buttai via e litigammo di brutto ma sarebbe stato meglio se le avessi dato anche uno schiaffo in faccia». Il suo difensore, sollecitando l'assoluzione, aveva sostenuto l'insussistenza dell'accusa di spaccio dimostrando che per la sua attività la Ranaldi riceve uno stipendio di 1.200 euro al mese più 600 euro di extra e che comunque ha in corso contratti di sponsorizzazione. La difesa ha poi esibito le buste paga della Ranaldi proprio per dimostrare che la donna non ha certo bisogno di spacciare per guadagnare.