Il Piemonte riconta i voti Riuscito il blitz anti Cota
I giudici: rivedere 15mila schede. La Regione potrebbe tornare al voto e il Pd scalda Chiamparino. Il premier: "Provvedimento ingiustificato"
La giornata più lunga di Roberto Cota è finita male. Era passata l'una di notte, quando finalmente il Tar si è pronunciato dopo una giornata irta di tensioni: ha dichiarato nella notte l'ammissibilità dei ricorsi contro le liste "Al Centro con Scanderebech" (oltre 12.000 voti alle elezioni in Piemonte) e "Consumatori" (quasi tremila) mentre ha bocciato il ricorso contro la lista "Verdi verdi" (circa 32.000 voti), accogliendo in parte le richieste del centrosinistra e disponendo di contare nuovamente oltre 15.000 schede. Il che potrebbe comportare un radicale cambiamento dell'esito finale delle regionali e far tornare a breve i piemontesi al voto. Il riconteggio dovrà avere luogo entro un mese, mentre nel giro di dieci giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza. La vicenda - Alle urne il centrodestra, guidato dal leghista Cota, aveva vinto con uno scarto di circa novemila voti sulla coalizione di centrosinistra che sosteneva la governatrice uscente Mercedes Bresso. "Sono tranquillo - ha ripetuto per tutta la giornata l'esponente del Carroccio - io le elezioni le ho già vinte". Ottimismo anche da parte del suo legale Luca Procacci: "il riconteggio confermerà la nostra tesi". Secondo Cota si tratta di un attacco strumentale: "Il voto popolare è stato chiaro, le gente ha scelto me come presidente e questo non potrà che essere riconfermato. Il sottoscritto ha vinto coi voti dati al presidente, e non con quelli delle liste". Il governatore ne è convinto: "Questa sentenza sarà riformata dal Consiglio di Stato". La sinistra si prepara - Nel frattempo sul fronte Pd fervono le attività: qualora il riconteggio dovesse condurre a nuove votazioni, a sinistra stanno mettendo a punto la strategia ant-Cota. La Bresso, già sconfitta dal candidato della Lega Nord, sembra destinata a non essere riconfermata. Molto più alte sono le quotazioni del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Il primo cittadino del capoluogo, considerato uno dei punti di forza del Partito democratico su scala nazionale, sarebbe un rivale molto accreditato. "La decisione del Tar dimostra che i ricorsi erano solidamente motivati", ha commentato la Bresso dopo aver appreso della sentenza. L'indignazione popolare - Per il presidente del Consiglio "l'attacco a Roberto Cota dimostra che il governatore del Piemonte sta lavorando bene, è persona onesta e impegnata per il bene della Regione. Evidentemente a qualcuno va di traverso che abbia vinto le elezioni regionali. Abbiamo il riscontro di una forte indignazione popolare in Piemonte verso un provvedimento ingiustificato che potrebbe provocare anche un'instabilità di governo nonché un grave danno economico per le casse della Regione. Siamo certi che il presidente Cota e l'alleanza di governo che lo ha portato alla vittoria hanno l'affetto e il sostegno di tutti i piemontesi", conclude Berlusconi.