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Intercettazioni, Anm: "Gli emendamenti non miglioreranno il testo"

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Il presidente Palamara ribadisce il giudizio negativo dei magistrati sul ddl. Domani termine ultimo per le proposte di modifica

Eleonora Crisafulli
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A meno di 24 ore dal termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al ddl intercettazioni alla Commissione giustizia della Camera, l'Associazione Nazionale Magistrati ribadisce il suo "giudizio negativo" sulla riforma. Il testo è considerato, infatti, "fortemente" limitativo per "lo strumento investigativo e del diritto di cronaca" e qualche cambiamento non potrà migliorarlo in alcun modo né limitarne le conseguenze "negative": "Dobbiamo prendere atto - spiega il presidente Palamara - che da circa due anni discutiamo di questo testo nel tentativo di apportare dei miglioramenti, ma di fronte a disposizioni di carattere globale insoddisfacenti, i miglioramenti rischiano di non sortire alcun effetto". Per il leader del sindacato delle toghe, il testo è "sbagliato" e sarebbe tutto da rifare. A tal proposito l'Italia dei Valori ha annunciato che domani presenterà in commissione 150 emendamenti al disegno di legge "con lo scopo di rivoltarlo come un calzino e fare in modo che il provvedimento venga bloccato". L'opinione di Palamara sembra essere condivisa anche dai consiglieri del Csm in scadenza di consiliatura, che non risparmieranno un'ulteriore critica "ufficiale" al ddl. La VI commissione, infatti, lavorerà nei prossimi giorni a un nuovo parere sulla legge nella versione emendata.

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