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Estate, nella pattumiera 1 frutto su 4

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Con il caldo aumenta il consumo di frutta e verdura ma ci sono anche problemi di conservazione. Ecco il vademecum anti-sprechi

Tatiana Necchi
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Con l'estate e le alte temperature aumenta il consumo di frutta e verdura, ma si verificano anche maggiori problemi nella conservazione con perdite di prodotto fino al 25% tra produzione, commercio e consumo, dovute all'eccessiva maturazione. È quanto afferma la Coldiretti che sottolinea anche che queste perdite rischiano di rendere più salato il conto per le famiglie in aggiunta a gelati, acqua e spese energetiche per ventilatori e condizionatori. E allora se 1 frutto su 4 rischia di essere sprecato per ottimizzare la spesa e non buttare via niente, la Coldiretti ha elaborato un vademecum in dieci punti con importanti consigli da seguire per mantenere la freschezza della frutta e verdura. Nel punto di vendita - Secondo Coldiretti, occorre: effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione: non appassiti o con aspetto turgido e non eccessivamente necrotizzati nei punti di taglio. Verificare l'etichettatura e preferire le produzioni e le varietà locali da acquistare direttamente dai produttori o nei mercati degli agricoltori di campagna amica che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto durano di più. Preferire varietà di stagione che hanno tempi di maturazione naturali. Prediligere, compatibilmente con le esigenze, frutti interi (esempio cocomero) che si conservano più a lungo. Il trasporto - Sarebbe opportuno fare la spesa poco prima di recarsi a casa ed evitare di lasciare troppo a lungo la frutta e verdura dove il sole e le alte temperature favoriscono i processi di maturazione ed è opportuno nel caso di trasferimento con auto climatizzata riporre i prodotti nel sedile posteriore piuttosto che nel bagagliaio. Mantenere separate le confezioni delle diverse varietà di frutta e verdura acquistate che vanno riposte in contenitori di carta piuttosto che in buste di plastica. Accorgimenti domestici - È importante seguire alcuni piccoli accorgimenti anche tra le mura di casa propria: bisogna mantenere separata la frutta e verdura che si intende consumare a breve da quella che si intende conservare più a lungo: la prima può essere messa in un portafrutta al buio eventualmente coperta da un tovagliolo e opportunamente lontano dal sole, mentre la seconda va posta in frigorifero lontano dalle pareti refrigeranti. Infine è meglio che la frutta venga posta stesa nel contenitore per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze. Frutta e verdura fresca con l'estate sono alimenti impòortanti poiché contengono vitamine, sali minerali e liquidi preziosi. Questi, afferma Coldiretti, aiutano a mantenere l'organismo in efficienza e combattere il rischio di colpi di calore. ma c'è di più: aiutano a garantire anche una tintarella invidiabile. Con l'eccessiva sudorazione dovuta al caldo vengono infatti persi acqua e sali minerali che possono essere reintegrati con frutta e verdura di stagione che in molti casi contiene vitamina A e caroteni che favoriscono anche la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare la classica tintarella alla pelle. Nella classifica stilata dalla Coldiretti per l'effetto tintarella il primo posto spetta alle carote che contengono ben 1200 microgrammi di Vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile, ma sul podio salgono anche gli spinaci. A pari merito c'è anche il radicchio mentre al terzo posto si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni. Questi vegetali, conclude la Coldiretti, sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

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