LeBron James ha scelto Miami. "Voglio vincere"
Annuncio in diretta tv per il fuoriclasse nato povero
Con un annuncio in diretta televisiva nella trasmissione “The decision” su Espn, LeBron James ha scelto i Miami Heat di Dwyane Wade e Chris Bosh. Una decisione non facile quella di lasciare la sua squadra e cambiare aria: "Cleveland è come casa per me, ma sento che, a 25 anni, è tempo di vincere, e a mio avviso questa era la miglior opportunità che mi è stata offerta per farlo da subito". Il miglior giocatore di basket americano (paragonato al mostro sacro Micheal Jordan) era in scadenza di contratto e con una lista lunghissima di corteggiatori: oltre a Cleveland e Miami, lo avevano richiesto New York, Chicago, New Jersey e i Los Angeles Clippers. Sogno americano - Ah l'America, terra di opportunità... LeBron James ha alle spalle una storia travagliata perfetta per descrivere il sogno americano di chi partito dal nulla raggiunge le stelle. Lui è il prescelto, "The Chose One" come recita un tatuaggio sulla schiena. Nato ad Akron, in Ohio, il 30 dicembre del 1984, LeBron è cresciuto senza conoscere suo padre, allevato da mamma Gloriam che diede alla luce in futuro campione all'età di 16 anni. Vita durissima. "Non avevamo neppure una casa - rivela James-, ci sono state volte in cui mi svegliavo al mattino senza sapere dove avremmo passato la notte". Vita durissima, ma una predestinazione: ancora giovane viene notato per le sue qualità da Frankie Walker, un allenatore di football giovanile di Akron, che convinse la madre a fargli frequentare le elementari con i suoi tre figli. Aveva talento per il basket. Era così bravo che potè approdare alla St.Vincent -St.Mary High School di Akron, la scuola diventata per lui casa, famiglia, carriera, successo. Il resto è LeBron James, giocatore-alieno di Nba. Numeri da mostro – Considerato un fenomeno, le statistiche del giocatore parlano da sole. Nelle sette stagioni disputate a Cleveland (dal 2003), LeBron ha collezionato 548 presenze, realizzando qualcosa come 15.251 punti, con una media di 27,83 a gara. Il suo palmares vanta anche un oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, un Rookie of the Year Award nel 2004 (il giocatore più giovane della storia a ricevere questo titolo), due premi MVP dell'NBA All-Star Game nel 2006 e nel 2008 e, nelle ultime due stagioni, due riconoscimenti come miglior giocatore della NBA.