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Premio Strega, vince "Canale Mussolini" di Pennacchi

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Ha avuto 133 voti. Fino all'ultimo c'è stato un testa a testa con Silvia Avallone autrice di "Acciaio"

Tatiana Necchi
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Finale da cardiopalma per la 64esima edizione del Premio Strega, vinta da Antonio Pennacchi, 60 anni di Latina, con il suo “Canale Mussolini” edito da Mondadori. Ha avuto 133 voti, quattro in più dell'esordiente Silvia Avallone, di 25 anni, autrice di “Acciaio” della Rizzoli che ne ha ottenuti 129. La votazione si è svolta al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma. Con Pennacchi, il gruppo Mondadori si aggiudica per il quarto anno consecutivo lo Strega, dopo quello a Niccolò Ammaniti nel 2007, Paolo Giordano nel 2008 e Tiziano Scarpa nel 2009. Si confermano così le previsioni della vigilia in cui si facevano sempre più insistenti le voci che continuavano a dire che invece di Strega, il più importante premio letterario italiano si potrebbe chiamare “Mondadori”. Dunque una vittoria quella di Pennacchi destinata a far crescere le polemiche. «Io il lavoro che dovevo fare l'ho fatto - aveva detto Pennacchi prima sapere di aver vinto il premio - Desidererei essere premiato per il libro e non per chi lo ha pubblicato». Ma dopo la comunicazione del risultato finale, lo scrittore, è salitocontento sul palco: «Dedico il premio a mio fratello Gianni e alla mia nipotina che è in arrivo». Poi si è avvicinato alla bottiglia dello Strega e parlando degli altri cinque libri ha sottolineato: «Sono quattro bei testi e in bocca al lupo ai più giovani».

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