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Da banchiere di Lehman Brothers a gelataio di successo

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La catena di gelaterie dell'italiano Carlo Del Mistro a Londra fattura oltre un milione di sterline l'anno

Eleonora Crisafulli
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La crisi economica ha già fatto tante "vittime", istituti bancari sono crollati e a farne le spese sono stati soprattutto i lavoratori. Non tutti però sono affogati con il loro vecchio capo. Qualcuno anzi ha approfittato della sventura per cambiare vita. Ed è stato talemente l'ungimirante da aggirare la tempesta prima che la nave potesse affondare. E' questa la storia di Carlo Del Mistro, ex banchiere rampante della Lehman Borthers a Londra che in due anni ha aperto, sempre nella capitale britannica, quattro gelaterie con il marchio "Gelato Mio", avviando una catena di grande successo, in grado oggi di fatturare oltre un milione di sterline l'anno. "Non riuscivo a trovare un gelato decente a Londra - racconta il 29enne italiano - erano tutti prodotti con ingredienti non freschi. Ma sapevo che le gelaterie in Italia avevano grande successo e ho pensato che l'idea potesse funzionare anche a Londra". Per sviluppare un business plan, l'aspirante imprenditore ha preso due anni di aspettativa dalla Lehman, quindi con un capitale di 25mila sterline e qualche finanziamento da parte di amici e familiari ha aperto il primo punto vendita nel quartiere di Holland Park, seguite dalle gelaterie di Notting Hill, Fulham e St John's Wood. "Sarei dovuto ritornare a Lehman l'anno scorso ma la banca è fallita mentre la mia attività stava decollando", spiega Del Mistro. L'anno scorso "Gelato Mio" ha raggiunto un fatturato di 700mila sterline con due negozi e quest'anno con quattro punti vendita si prevede un incremento a 1,5 milioni. E il giovane imprenditore non ha nessuna intenzione di fermarsi. Ha già in cantiere l'apertura di altre quattro gelaterie a Londra e una fuori dalla capitale: "Ora che l'attività è ben avviata è molto più facile ottenere finanziamenti dalle banche". Infine una frecciatina all'Italia: fare impresa in Gran Bretagna è più facile rispetto all'Italia, "dove c'è troppa burocrazia".

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