I giudici dell'Ue mettono Silvio contro Silvio
Respinto il ricorso Mediaset: il Cav. (per conto del governo) deve recuperare i contributi sul digitale erogati alla sua azienda
I giudici di Bruxelles hanno deciso: Silvio contro Silvio. L'Unione europea ha bocciato il ricorso di Mediaset riguardo gli aiuti concessi dall'esecutivo ai cittadini per l'acquisto dei decoder necessari a sintonizzare i televisori sul digitale terrestre: secondo il Tribunale di primo grado dell'Unione europea, siccome solo chi comprava o affittava apparecchi per il digitale (e non per la tv via satellite) beneficiava dell'agevolazione, il contributo medesimo non rispondeva al requisito di "neutralità tecnologica", creando un vantaggio indiretto per gli operatori del mercato digitale terrestre, come ad esempio Mediaset. La corte comunitaria ribadisce quindi la richiesta di recupero dei contributi distribuiti per l'acquisto del decoder digitale, in quanto essi costutuiscono un aiuto di Stato e ostacolano la libera concorrenza sul mercato: "Il contributo italiano concesso per l'acquisto o la locazione di decoder digitali terrestri costituisce un aiuto di Stato e deve essere recuperato", si leggeva nella sentenza. E adesso? Berlusconi, premier e ministro ad interim dello Sviluppo economico, si vede contrapposto a Mediaset, ovvero se stesso, in una battaglia di carte bollate in quanto dovrà far rispettare la sentenza. Il network televisivo di Cologno Monzese aveva mosso un'0biezione: recuperare quei denari sarebbe pressoché impossibile, vista la complessità del calcolo delle somme con relativi interessi; dall'Ue però fanno spallucce: non spetta a noi - dicono - determinare l'importo esatto da restituire. La conclusione è che il recupero d'un aiuto di Stato dichiarato non compatibile col mercato comune deve essere effettuato secondo le modalità previste dal diritto nazionale, e spetterà eventualmente ai giudici nostrani esprimersi. Decidendo chi ha ragione tra Silvio e Silvio.