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Picco debito pubblico. Ad aprile record a 1.812 miliardi di euro

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I dati di Bankitalia. Intanto l'Italia è contro il documento di pianificazione finanziaria europea

Eleonora Crisafulli
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In Italia cresce il debito pubblico raggiungendo la quota record di 1.812,790 miliardi di euro contro 1.797,734 miliardi di marzo scorso e 1.749,288 mld del corrispondente mese del 2009. A rilevarlo è la Banca d'Italia nel suo supplemento al Bollettino Statistico. Dal documento risultano in calo le entrate tributarie nei primi quattro mesi dell'anno a 104,794 miliardi, e a quota -1,86% rispetto allo stesso periodo del 2009. Ad aprile le entrate si sono attestate a 25,122 miliardi, in calo di circa il 2,5% rispetto ai 25,771 miliardi di aprile 2009. UE - Rimanendo in tema di bilancio pubblico e pianificazione economica, Franco Frattini ha messo in guardia il Consiglio d'Europa, il quale giovedì a Lussemburgo voterà le nuove strategie economico-finanziarie per monitorare lo stato di salute dei conti pubblici. “L'Italia è pronta a negare il consenso all'intero documento se non ci sarà un riferimento al debito aggregato – ha affermato il titolare della Farnesina a Lussemburgo –. Vogliamo un documento che indichi la sostenibilità dell'intervento per l'Europa. Parlare solo di debito pubblico senza alcun accenno al deficit privato vuol dire mancare molti elementi che dovrebbero arricchire quella strategia”. Semplice la posizione del governo Berlusconi: in pratica, se è vero che il debito pubblico italiano è tra i più alti a livello continentale, è altrettanto vero che a livello privato l'indebitamento nostrano è ben al di sotto di altri partner europei, soprattutto Spagna, Olanda e Irlanda, ma anche Francia e Inghilterra. “Vi sia una discussione utile per integrare quel documento – ha proseguito Frattini –, perché altrimenti l'Italia non potrà né condividere né adottare il documento”.

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