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Neopapà italiani, a casa per legge

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In arrivo un Ddl per il congedo obbligatorio. Due proposte in discussione alla Camera

Tatiana Necchi
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Basta permessi e giorni di ferie - Presto anche per i neopapà italiani, si avvicina l'arrivo del "congedo di paternità obbligatorio", già in vigore in molti paesi europei. Potranno così restare a casa qualche giorno con le mamme per godersi da vicino le prime ore di vita dei propri figli. E tutto questo continuando a percepire lo stipendio pieno. Quindi non verrà decurtato nulla. Vota il sondaggio sulla homepage di Libero www.libero-news.it Un buon esempio - Il Portogallo fa da esempio: ha già introdotto il congedo obbligatorio per i papà nel 2002, quando era una scelta facoltativa, infatti lo chiedeva meno del 2% degli uomini. Adesso solo il 22%. In Italia, invece, al momento viene chiesto solamente da meno del 4% dei padri. Alcune aziende lo fanno già per scelta, ma altre potrebbero opporsi a una legge di questo tipo. Sono due le proposte - I disegni di legge in discussione alla Camera sono arrivati lo scorso mercoledì. Si parla proprio dell'obbligo di prendere 4 giorni di congedo subito dopo la nascita del bambino, a carico delle aziende per i lavoratori dipendenti e del sistema previdenziale per quelli autonomi. Le proposte, che sta esaminando la Commissione Lavoro della Camera sono due, molto simili tra loro: una del Pd, scritta da Alessia Mosca, e una del Pdl, firmata da Barbara Saltamartini. Entrambe hanno lo scopo di pensare al bene delle famiglie, di aiutare le donne nella gestione dei figli e di stimolare nei papà la voglia di prendersi cura dei loro eredi.«Quattro giorni per lavoratore con un tasso di natalità dell'1,24% - ha sottolineato Saltamartini - sono davvero poco cosa. Vogliamo aiutare le famiglie a fare figli e le donne a rimanere nel mondo del lavoro. Anche questo è sviluppo».

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