Messicano di 15 anni ucciso da guardie di confine Usa
Il ragazzino tentava di passare la frontiera, la Border Patrol ha aperto il fuoco
Sergio Guereca, un adolescente messicano di 15 anni, è stato ucciso con un colpo d'arma da fuoco dalle guardie di confine degli Stati Uniti mentre tentava, assieme ad altri profughi della sua stessa nazionalità, di entrare clandestinamente negli Usa passando dalla cittadina sudamericana di Ciudad Suarez a quella texana di El Paso. Mentre guadavano un canale, gli immigrati sono stati sorpresi da un agente americano giunto sul posto in bici. Questi, pare in seguito a un fitto lancio di pietre da parte del gruppo, avrebbe aperto il fuoco. La versione di Città del Messico è che l'ufficiale abbia sparato, dopo aver bloccato uno dei profughi, sui suoi compagni che si stavano disperdendo, alcuni verso gli Stati Uniti, altri tornando indietro. La mamma del ragazzino ucciso sostiene che il figlio sia caduto, centrato alla testa, mentre si trovava nel lato messicano del confine. Quel che è certo è che la tensione è salita alle stelle quando i soldati dell'esercito messicano, dopo qualche minuto dal parapiglia, sono accorsi sul posto armi in pugno per convincere gli americani a desistere. Il caso diplomatico è aperto, su entrambi i versanti sono state avviate inchieste per stabilire l'esatta dinamica dei fatti.