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Tracce di vita su Titano

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È la più grande luna di Saturno. I dati sono stati invati dalla sonda Cassini in orbita da ben sei anni

Tatiana Necchi
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Titano, la più grande delle lune di Saturno, potrebbe ospitare forme di vita. A rivelare la notizia sono state le immagini mandate sul nostro pianeta dalla sonda spaziale Cassini, nell'orbita di Saturno ormai da ben sei anni. La sonda avrebbe scoperto l'esistenza di organismi che respirano e si cibano di sostanze esistenti sulla sua superficie. Si tratta dunque di una forma inusuale di vita poiché fiumi e oceani del pianeta non sono composti da acqua ma da metano. Come dice il tabloid britannico “The Daily Mail” i dati inviati dalla sonda dimostrano che l'idrogeno contenuto nell'atmosfera di Titano scompare una volta raggiunta la superficie, il che suggerisce che possa essere assorbito dalle reazioni chimiche di forme viventi. Analogamente, la radiazione solare che interagisce con l'atmosfera dovrebbe formare dell'acetilene in grado di ricoprire l'intera superficie, che risulta però assente. Nonostante questo gli esperti dicono che potrebbero esistere delle spiegazioni alternative per queste anomalie chimiche, ma i due risultati nel loro complesso sembrerebbero indicare che le condizioni per l'esistenza di forme di vita basate sul metano su Titano sono rispettate. Anche secondo uno studio riportato dal “Journal of Geophysical Research” sembra esistere uno strato, anche se limitato, di acetilene sulla superficie della luna di Saturno. E proprio questo strato potrebbe essere la dispensa per gli abitanti di Titano. Tutte queste scoperte, secondo gli studiosi, avvalorano la teoria sulla sussistenza di forme di vita esotiche che basano la propria vita sugli idrocarburi.

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