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Seno dipinto di blu per protestare contro le auto dei politici russi

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La manifestazioni delle femministe a Kiev davanti all'ambasciata. Martedì la protesta era dei motociclisti

Roberto Amaglio
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Non solo in Italia, anche a Kiev le auto blu sono finite nell'occhio del ciclone. In Ucraina, però, la protesta si è direttamente spostata in strada, davanti all'ambasciata russa della capitale, con un gruppo di "femen", le femministe scapigliate della repubblica dell'est europeo, che si sono pitturate il seno con della vernice blu e l'hanno mostrato al pubblico. Una protesta che non è piaciuta alle autorità (più transigenti i passanti), che hanno arrestato le manifestanti. A dir la verità, l'iniziativa delle femministe ucraine (già in piazza nude nel corso delle ultime elezioni presidenziali) prende il là da un'altra protesta contro le auto blu avvenuta in Russia nella giornata di martedì. In quel caso furono i motociclisti a protestare, senza sfoggiare il fisico bensì indossando un secchio blu in testa (imitando la sirena) e fermando le macchine con il loro corpo, inscenando così lo stile di guida aggressivo delle auto dei politici e degli amministratori russi. Nei casi di Kiev e della Russia, infatti, la polemica sulle auto blu non riguarda i costi, ma critica lo stile di guida di queste vetture amministrative, le quali farebbero ampio uso della sirena (anche senza un effettivo bisogno), trascurando le regole della strada e mettendo a repentaglio la sicurezza stradale.

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