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India, arrestati tre italiani

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La polizia nella loro stanza d'albergo a New Delhi ha trovato 24 proiettili e 2 caricatori

Tatiana Necchi
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Tre italiani , Giovanni Ceccomello, Donato D'Angelo e Giulio Pometto, sono stati arrestati dopo che la polizia ha trovato 24 proiettili nella stanza del loro Hotel Radisson a New Delhi. I proiettili sono di fabbricazione italiana, oltre ai proiettili sono stati trovati anche due caricatori. A darne notizia è l'agenzia Ians che cita fonti ufficiali indiane. Dopo la perquisizione la polizia ha riunito i responsabili dell'hotel per un minuzioso interrogatorio. Il personale, intanto, ha ricevuto l'ordine di non commentare la vicenda finchè l'inchiesta non sarà conclusa. Tuttavia un dipendente dell'hotel ha detto che «sono arrivati in massa in mattinata numerosi agenti armati. In un primo momento - ha aggiunto - credevo che stesse per arrivare il Dalai Lama che è solito soggiornare qui da noi, ma poco dopo ho capito che c'era molto di più». Infine esiste un altro particolare, non confermato ufficialmente, secondo cui insieme a caricatori e proiettili, nel condotto dell'aria condizionata della stanza in questione sarebbero state trovate anche due pistole Mauser. I tre erano arrivati martedì e avevano lasciato l'albergo nello stesso giorno. Uno di loro è stato fermato a Mumbai e gli altri due a Pune. I proiettili sono stati rinvenuti oggi, due giorni dopo la loro partenza da New Delhi, mentre venivano effettuate le pulizie della camera in cui i tre italiani avevano soggiornato. I tre sono già stati interrogati dalla polizia  di Pune e Mumbai e verranno poi ascoltati dagli inquirenti di Nuova Delhi. Secondo la tv, inoltre, non è escluso che altre persone   possano essere coinvolte nel caso. Intanto è stata rafforzata la sicurezza intorno al Radisson Hotel.

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