Crac Parmalat, 10 anni a Tanzi
Confermata in appello la condanna di primo grado per aggiotaggio, ostacolo alla Consob e falso in revisione
Dieci anni di reclusione per Calisto Tanzi. Dopo sei ore di camera di consiglio, i giudici della seconda sezione della corte d'appello di Milano hanno così confermato la condanna emessa in primo grado per l'ex patron della Parmalat, accusato di aggiotaggio, ostacolo alla Consob e falso in revisione, in relazione al crac da 15 miliardi di euro nel dicembre 2003. Riformata parzialmente invece la condanna al consigliere "indipendente" Luciano Silingardi, che dovrà scontare tre anni di reclusione, e Giovanni Bonici, responsabile di Parmalat Venezuela, condannato a due anni e sei mesi. Entrambi erano stati assolti in primo grado. I tre dovranno risarcire i risparmiatori danneggiati, corrispondendo una somma pari al 30 per cento del danno, cioè circa 105 milioni di euro. L'avvocato di Tanzi, Giampiero Biancolella, ha già annucniato il ricorso: "La diversificazione e la frammentazione dei processi tra Milano e Parma hanno impedito la ricostruzione dei fatti e l'accertamento pieno della verità ma comunque ricorreremo in Cassazione".