Pedofilia, 100 processi canonici in 10 anni
Il segretario generale della Cei, mons. Crociata, rende note le cifre degli abusi: "Anche un solo caso è di troppo"
Circa cento sacerdoti sono stati processati «in Italia con procedimenti canonici nell'ultimo decennio». A comunicare il dato è il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, durante i lavori dell'assemblea generale dei vescovi italiani, riuniti da ieri in Vaticano. Secondo Crociata, questo è «un dato che indica il quadro complessivo della situazione», ricordando comunque che «anche un solo caso è sempre di troppo». Iscrizioni nelle scuole - Rispondendo ai giornalisti che lo interrogavano sugli effetti del cosiddetto scandalo pedofilia, il vescovo ha dichiarato: «Non abbiamo notizie di un calo del numero degli iscritti alle scuole cattoliche da parte dei fedeli a causa dello scandalo degli abusi sessuali. La reazione dei credenti è quella di chi vuole affrontare il problema e risolverlo per continuare a far crescere la vita della Chiesa. Il popolo dei credenti ci chiede chiarezza, di prendere le misure necessarie, la penitenza, vuole insomma che la Chiesa cresca in qualità. I credenti vogliono che questo dramma diventi l'occasione per un salto di qualità nella vita della Chiesa». Pur riconoscendo «l'assoluta gravità e drammaticità del problema», Crociata sostiene che «sarebbe una grave distorsione guardare alla vita della Chiesa solo dall'angolo visuale di questa specifica questione. La Chiesa è ferita, dopo le vittime e con le vittime, perché viene stravolto quello che la totalità dei credenti, dei responsabili e degli educatori, tranne alcune eccezioni, fa ogni giorno in maniera positiva, costruttiva, a volte anche eroica». Dopo la relazione di ieri del cardinale Angelo Bagnasco, i vescovi hanno ripreso la tematica degli abusi sessuali, anche «alla luce dell'insegnamento del Papa. Nel dibattito si è insistito sulla necessità di raccogliere le indicazioni del Pontefice e di tradurle in un impegno continuativo. In particolare si è dato spazio alla selezione dei candidati al ministero sacerdotale».