Processo Eternit, l'azienda conosceva i pericoli dell'amianto
Al maxiprocesso di Torino interviene un testimone svizzero: "Era noto fin dal 1962 che causasse il cancro"
Riprende il maxiprocesso Eternit a Torino. In aula questa mattina Francois Iselin, membro del Caova di Losanna (Comitato aiuto e orientamento per le vittime dell'amianto), ascoltato come testimone, ha sostenuto che "era universalmente noto fin dal 1962 che l'amianto causasse il cancro. Bisognava abbandonarlo, invece Eternit l'ha utilizzato fino al 1990 due volte più di prima". Tra i vertici dell'azienda "si disse nel 1975 che l'amianto era potenzialmente pericoloso ma che si potessero evitare problemi adottando misure di controllo". I legali della difesa non hanno controinterrogato Iselin, anche perché non era allegato agli atti il verbale di sommarie informazioni del teste, pubblicato invece sul sito Internet dell'avvocato di parte civile, Sergio Bonetto. L'avvocato della difesa Giovanni Lageard ha comunque precisato, durante una pausa, che "il teste si è dimostrato assolutamente poco informato, in particolare sulle situazioni societarie".