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Fotoreporter italiano ucciso a Bangkok / Guarda il video

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Thailandia in fiamme , ordinato il coprifuoco in 23 province del Paese. Mandato d'arresto per terrorismo per Shinawatra

Tatiana Necchi
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Un fotografo italiano, Fabio Polenghi di 45 anni, è stato ucciso a Bangkok durante l'assalto dell'esercito al covo delle "Camicie rosse". Il freelance è stato colpito da proiettili al torace e all'addome.  Il fotografo sarebbe stato riconosciuto da un'amica attraverso le immagini diffuse dalla televisione mentre lo stavano trasportando in ospedale. Polenghi era arrivato in Thailandia circa tre mesi fa ma viveva a Milano ed era single. Si trovava nel Paese del sudest asiatico per conto di una rivista europea. L'amica dice di avergli parlato l'ultima volta martedì sera: «Mi ha detto che stava bene e che era tutto ok». Polenghi è vittima dell'escalation di violenza che stamattina ha trasformato Bangkok in un inferno. Dopo sei settimane di tensioni e violenze, l'esercito ha dato l'assalto all'accampamento delle camicie rosse nella Ratchaprasong Intersection, nel quartiere commerciale di Bangkok. Negli scontri, oltre a Polenghi, hanno perso la vita almeno cinque persone e 58 sono rimaste ferite. Tra i feriti ci sono altri giornalisti stranieri, uno statunitense, un canadese e un olandese. Dopo aver opposto una breve resistenza, i leader della rivolta hanno annunciato la resa. Ma non tutti i i sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra se ne sono tornati a casa o si sono consegnati alla polizia. Alcuni gruppi si sono dati ad azioni di guerriglia. La sede dell'emittente televisiva Canale 3 è stata data alle fiamme: all'interno c'erano 130 persone che sono state portate via con gli elicotteri. Incendi sono stati appiccati anche a diversi centri commerciali (distrutto il secondo più grande del Sud-Est asiatico) e al primo piano dell'edificio che ospita la Borsa, mentre qualche zona della capitale thailandese è rimasta al buio. Coprifuoco- Il governo ha ordinato il coprifuoco dalle 20  alle 6 del mattino. L'annuncio è stato dato attraverso i canali televisivi ora sotto il controllo del governo. La misura fa seguito ad attacchi incendiari e proteste in almeno sette province: sono stati messi a fuoco fra l'altro i municipi di tre grandi città, tutte roccaforti del movimento di protesta. Nel riferire sull'annuncio, l'agenzia Afp parla di un coprifuoco imposto in 23 province oltre a Bangkok. Mandato d'arresto per Shinawatra - La Corte criminale di Bangkok ha spiccato un mandato di cattura per terrorismo nei confronti dell'ex premier Thaksin Shinawatra ed altre nove persone. Lo rende noto il quotidiano The Nation. La Corte ha accolto la richiesta avanzata dal Dipartimento per le investigazioni speciali (Dsi), aggiunge il quotidiano. Il direttore del Dsi, Tharit Pengdit, ha precisato che il mandato di arresto è stato spiccato anche nei confronti di Adisorn Piengket, Wiphuthalaeng Phattanaphumthai, Phayup Punket, Jeng Dokjik, Wichian Khaokham, Aree Krainara, Suksek Poltua, Surachai Thewarat e Rachata Wongyod, oltre a Thaksin.

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