Obama tassa le compagnie petrolifere di un centesimo a barile
Servirà a finanziare la sicurezza. Intanto si tenta di arginare la macchia nera con una minicupola
La proposta di Obama - L'amministrazione Usa è pronta ad aumentare i fondi messi a disposizione per arginare la perdita di petrolio nel Golfo del Messico. Lo annuncia il presidente Usa, Barack Obama, che ha spiegato che i finanziamenti arriveranno da un incremento - a partire già da quest'anno - di un centesimo a barile (da 8 a 9 cent) delle tasse che le compagnie petrolifere pagano per finanziare un fondo per la sicurezza. Una tassa supplementare di un centesimo di dollaro a barile a carico delle compagnie petrolifere per finanziare la sicurezza. È questa dunque la proposta di Obama. I fondi raccolti con questa tassa – si stima 118 milioni di dollari l'anno - formeranno un fondo per rispondere ai rischi della marea nera. Inoltre, l'Amministrazione Usa suggerisce inoltre di alzare a 1,5 miliardi di dollari il tetto per gli indennizzi. La minicupola - Intanto, una mini-cupola sta tentando di arginare il pozzo di petrolio, che continua la sua marcia inquinante nel Golfo del Messico, al punto che ha raggiunto i fondali. La Bp, la multinazionale britannica responsabile del pozzo, ha precisato che la cupola, del peso di circa due tonnellate, ha toccato i fondali ad una profondità di circa 1.500 metri. I robot che stanno manovrando la mini cupola dovrebbero essere in grado di posizionarla entro domani. Mentre, una cupola installata nei giorni scorsi – più grande e pensante - è risultata invece inutilizzabile, a causa del ghiaccio formatosi in cima al dispositivo. Il disegno di legge - Dopo 8 mesi di negoziati, il senatore democratico John Kerry e l'indipendente Joe Lieberman presenteranno oggi il Climate and energy bill, un atteso disegno di legge che contiene misure per combattere il riscaldamento climatico e che comprende le politiche energetiche dell'amministrazione Obama. Il testo di mille pagine è il frutto di mesi di negoziati con il repubblicano Lindsey Graham, ma Kerry e Lieberman non potranno però più contare sul sostegno del collega repubblicano, poiché quest'ultimo ritiene che il disegno di legge non riuscirà a ottenere i 60 voti necessari per essere approvato, dato che contiene l'espansione delle trivellazioni offshore in territorio, americano come annunciato poche settimane fa dal presidente Barack Obama. Oltre all'espansione sulle trivellazioni offshore, al momento sospese in attesa di capire cosa non ha funzionato sulla Deepwater Horizon, il disegno di legge contiene la proposta per un tetto alle emissioni di gas serra: la legislazione Kerry-Lieberman prevede entro il 2020 un taglio del 17% dei gas serra, in riferimento ai livelli del 2005, del 42% entro il 2030 e dell'83% entro il 2050.