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Gugliotta scarcerato, indagato l'agente per lesioni volontarie

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Lo ha disposto il gip: "il giovane vittima di un atto arbitrario"

Tatiana Necchi
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Gugliotta è libero, anche se resta indagato per resistenza a pubblico ufficiale. Il gip, poco fa, ha disposto la scarcerazione. Nelle motivazioni, si legge "Gugliotta è stato vittima di un atto arbitrario" di un poliziotto che l'ha colpito. La procura ha anche disposto che l'agente sia indagato per lesioni volontarie. Viminale parte civile -  Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, durante il question time, ha dichiarato: "Se saranno accertate le responsabilità degli agenti, il Viminale si costituirà parte civile". Il poliziotto è iscritto nel registro degli indagati. La scelta di iscrivere nel registro degli indagati il poliziotto è stata presa questa mattina al termine della riunione del procuratore aggiunto Pietro Saviotti e del pubblico ministero Francesco Polino al quale è affidata l'inchiesta. Nel pomeriggio di ieri il magistrato ha interrogato a lungo l'agente e aveva ad un certo punto interrotto la sua audizione essendo emersi elementi che poi una volta valutati sono sfociati nella decisione presa oggi. Farà lo sciopero della fame e della sete. «Non ce la faccio più. Da oggi non voglio più mangiare né bere». Sono queste le parole che Stefano Gugliotta, il ragazzo di 25 anni picchiato dagli agenti di Polizia la sera della finale di Coppa Italia e ora detenuto nel carcere di Regina Coeli, ha detto questa mattina a suo padre mentre era in visita. «Siamo arrabbiati - ha detto il padre che indossa anche oggi una maglia di color rosso - non vediamo l'ora che esca. Come fanno a difendere delle persone accusando mio figlio?». «Stefano è nervoso, ha dei tic e si sta facendo dare delle gocce per poter dormire. Non sa cosa sta succedendo, è confuso e molto, molto provato» ha detto la madre ddel ragazzo. I genitori sono ora insieme alla zia e la cugina di Stefano davanti al carcere di Regina Coeli in attesa di una sua possibile scarcerazione che, secondo il loro avvocato, potrebbe esserci dopo l'ora di pranzo. La vicenda di Gugliotta. Il giovane è stato picchiato e arrestato a Roma dopo la finale di Coppa Italia vicino allo stadio Olimpico. L'aggressione è stata ripresa con un telefonino cellulare e successivamente è stato inviato dai familiari alla trasmissione di Raitre "Chi l'ha visto?". Il giovane, al momento,  si trova nel carcere di Regina Coeli, dove ha ricevuto visite dei familiari e di alcuni parlamentari.   Gli studenti abruzzesi - In carcere rimangono altre sette persone, in particolare due studenti fuori sede 19enni, originari di un paesino in provincia di Chieti, Stefano Carnesale e Emanuele De Gregorio. "Eravamo andati a vedere la partita, ci hanno fermati perché avevamo raccolto da terra un'asta telescopica utile per le bandiere. La volevamo usare per i mondiali. Siamo juventini, non ultras" spiegano i due ragazzi.  

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