I leader dei 16 a Bruxelles con la testa ad Atene
Summit per attivare gli aiuti e salvare l'eurozona. Intanto varati i primi aiuti nazionali
E' iniziata ufficialmente oggi la missione "Save the Greece", l'operazione finanziata dai Paesi leader dell'Unione Europea finalizzata a togliere dal baratro economico la nazione Ellenica. Questa mattina, infatti, i vari Parlamenti nazionali hanno iniziato a deliberare favorevolmente sugli aiuti finanziari da destinare alle casse greche. Il passo più grande, ovviamente, la fatto la potenza tedesca, con la Bundestag che ha stanziato 22,4 miliardi di aiuti nel prossimo triennio; l'assemblea parigina, invece, già mercoledì aveva accolto l'invito dell'Unione Europea concedento un maxi prestito da 16,8 miliari (di cui 3,9 nel 2010). Semaforo verde anche dal Parlamento italiano, da dove decolleranno in direzione Atene 9,8 miliardi. SUMMIT - Tuttavia, oltre ai già stabiliti contributi nazionali, l'attenzione della politica europea è tutta rivolta al meeting di stasera a Bruxelles, dove i leader dei 16 Paesi dell'eurozona si incontreranno proprio per attivare in maniera concreta gli aiuti alla Grecia e, conseguentemente, garantire la stabilità della moneta unica continentale. Una missione prioritaria, tanto che questo sarà un pomeriggio di fuoco per i vari leader europei, impegnati in una serie di incontri bilaterali con i responsabili della Bce, della Commissione e dello stesso Fondo Monetario Internazionale. Prima della cena-summit delle ore 19 nella capitale del Belgio, infatti, il presidente francese Sarkozy incontrerà i rappresentanti della Bce e della Commissione Jean Claude Trichet e Josè Manuel Barroso; presente anche la Merkel, Zapatero e il premier portoghese José Socrates. Anche Silvio Berlusconi atterrerà nel pomeriggio a Bruxelles, dove ha in programma una serie di vertici con gli altri leader dell'Eurozona. Emblematico il commento della Cancelliera tedesca Angela Merkel, una delle più restie a dare il suo parere favorevoli agli aiuti pro-Grecia. "A Bruxelles - ha dichiarato in Parlamento dopo lo stanziamento dei 22,4 miliardi - discuteremo l'attivazione di questo programma in modo che sia garantita la sicurezza della valuta unica". Intanto anche in Grecia si torna a respirare dopo gli scontri seguiti all'approvazione del piano "lacrime e sangue". I sindacati, tuttavia, anticipano che anche nei prossimi giorni torneranno in strada per ripetere nuove sfilate pacifiche di protesta contro i tagli e le manovre di austerità.