Berlusconi: agenzie di rating non credibili
"I conti pubblici italiani sono assolutamente in ordine". Per il 2011-12 prevista manovra correttiva da 25 miliardi
Silvio Berlusconi, nell'insolita (e pro tempore) veste di ministro dello Sviluppo Economico, "ruba" la scena a Tremonti e approfitta per parlare anche di economia. In particolare del tema del giorno: crisi greca e solidità del sistema creditizio. Sui conti pubblici, il premier rassicura: "I conti pubblici italiani sono assolutamente in ordine", dice il Cav nel suo discorso di insediamento al dicastero dello Sviluppo economico dopo le dimissioni di Claudio Scajola. Sulla Grecia, invece, Berlusconi sottolinea "era giusto aiutare un Paese in difficoltà come la Grecia. Secondo quanto riferito da alcune persone, rimaste anonime, presenti alla cerimonia di insediamento del premier all'ex dicastero di Scajola, Silvio si sarebbe soffermato anche sul ruolo delle agenzie internazionali di rating, alla luce delle polemiche suscitate dal giudizio negativo riservato all'Italia da Moody's. "Le agenzie di rating ormai hanno perso credibilità, avrebbe detto il premier, è necessaria una riforma". Conti pubblici - Il Cavaliere, poi, ha reso merito a Tremonti e ha detto che grazie alla sua politica di rigore "abbiamo i conti pubblici in ordine e, quindi, occorre continuare su questa strada". Ad ascoltare il presidente del Consiglio c'erano i viceministri delle Comunicazioni, Paolo Romani e del Commercio con l'estero, Adolfo Urso, e Stefano Saglia, sottosegretario alle Attività produttive. Manovra correttiva da 25 miliardi - Si era parlato di una manovrina da 5 miliardi per giugno di quest'anno, prontamente smentita dal governo. La manovra di bilancio per mettere in ordine i conti, invece, sarà molto più sostanziosa. Anche se è prevista per il biennio 2011-2012. Secono quanto scrive oggi il ministero dell'Economia nella Relazione Unificata, "per il biennio 2011-2012 servirà una manovra correttiva pari all'1,6% del Pil, pari a circa 25 miliardi di euro". Nella relazione del Ministero, tra l'altro, si legge che il Pil italiano crescerà dell'1% quest'anno, dell'1,5% nel 2011 e nel 2012 toccherà il 2% di aumento, contro le precedenti stime (+1,1% nel 2010 e +2% nel 2011 e 2012). Deficit/Pil - La Relazione conferma invece gli obiettivi per il rapporto deficit/Pil da qui al 2012, quando l'Italia tornerà sotto la soglia del 3%: quest'anno il rapporto scenderà al 5% senza bisogno di una manovra bis, nel 2011 al 3,9% e nel 2012 al 2,7%. Debito pubblico - Peggiorano le stime per il debito pubblico che salirà al 118,4% del Pil quest'anno, al 118,7% nel 2011 e tornerà a scendere solo nel 2012 al 117,2%. Le precedenti stime indicavano un rapporto debito/Pil del 116,9% quest'anno, al 116,5% nel 2010 e 114,6% nel 2012.