Arriva il nuovo codice della strada
Limiti inalterati, spariscono le patenti speciali per le autoblu. Casco obbligatorio in bici per i minori di 14 anni
Semaforo verde da parte del Senato al disegno di legge che riforma il Codice della strada. Dopo aver posto la questione di Fiducia sul provvedimento, il Governo si è visto approvare il testo con 138 voti favorevoli, tre contrari e 122 astenuti, frutto del parere positivo di PdL e Lega e dell'astensione dei principali gruppi di opposizione (PD, IdV e gruppo misto). Condivisione estesa anche per quanto riguarda le modifiche, anche se ci sono stati sette emendamenti che hanno suscitato le critiche da parte della minoranza. SICUREZZA - è tramontata l'ipotesi di elevare i limiti a 150 km/h che resta a 130. Le società autostradali hanno però la discrezione di consentire i 150 nei tratti a tre corsie, con i tutor installati e con favorevoli condizioni metereologiche. Per quanto riguarda le minicar: obbligatorie le cinture, multe salate per chi trucca il motore (non può superare i 50 di cilindrata); inoltre chi ha avuto la patente sospesa non può aggirare il divieto utilizzando una minicar. DROGA - chi vorrà prendere la patente deve sottoporsi prima a un test antidroga; inoltre chi ha subito la sospensione della patente professionale perché ubriaco o sotto gli effetti della droga, può essere licenziato per giusta causa. ALCOOL - gli autotrasportatori e chi ha preso la patente entro tre anni non potranno bere alcolici prima di mettersi alla guida. Scatta alle tre di notte il divieto per i locali notturni di vendere le bevande alcoliche. Se in due anni i gestori non rispettano più volte il divieto avranno la licenza di vendita sospesa per 30 giorni. E' obbligatorio per i ristoratori possedere un minietilometro che ogni cliente potrà utilizzare prima di mettersi alla guida. MOTOCICLI - chi trasporta un bambino (fino a un metro e mezzo di altezza) non deve superare i 60 km/h. Per i minori dai 5 ai 12 anni è obbligatorio un seggiolino e sarà il ministero dei Trasporti a definirne le caratteristiche. Saltata invece l'ipotesi del casco integrale e del paraschiena. Introdotto dal primo gennaio 2011 un test pratico di guida per chi ha un motorino 50. BICI - casco obbligatorio solo per i ragazzi fino a 14 anni. Chi commette infrazioni in sella, invece, pagherà una multa ma non vedrà tolti i punti dalla sua patente. PATENTI - se sospesa, si può chiedere al prefetto una deroga di tre ore al giorno per recarsi al lavoro o per fini sociali o umanitari. Inoltre è stata innalzata dai 65 ai 70 anni l'età dei conducenti di mezzi pubblici, autocarri e tir. Niente patente speciale, invece, per gli autisti della autoblu: dopo le polemiche, l'emendamento non è passato in Senato. MULTE - tempi minori per la notifica delle sanzioni. Si passa dagli attuali 150 giorni a 60 giorni come limite massimo, oltre quella data il cittadino può non pagare. Multe a rate per le sanzioni oltre i 200 euro (solo per chi ha un reddito inferiore a 15000 euro), con i proventi che andranno al 50% ai proprietari delle strade e al 50% all'ente che ha sanzionato l'infrazione. Reazioni ovviamente contraddittorie tra le fazioni politiche. Soddisfatto Altero Matteoli, convinto che "alla fine sia venuto fuori un buon testo, che porterà maggiore sicurezza e maggiori controlli sulle strade. E si potrà dire che siamo intervenuti per ridurre il numero delle vittime sulla strada. La sintesi venuta fuori è di alto livello". Parere meno entusiastico dalle minoranze. "Non si possono annunciare riforme, e poi tagliare i finanziamenti. Senza soldi non si fa manutenzione stradale e non ci sono controlli sufficienti" ha dichiarato De Toni (IdV). Critico anche Paolo Giaretta (PD). "Con questo testo ora c'è l'obbligo per ogni pubblico esercizio, anche il più piccolo, di dotarsi di un etilometro e di idonei locali di sosta. È una misura che scarica sui privati una responsabilità che dovrebbe essere dello Stato". Ora il testo torna corretto alla Camera, per la terza lettura e l'approvazione.