Bimbi della materna, mai da soli in bagno
La Cassazione: "In caso di incidente la maestra è responsabile". Ma le educatrici temono le accuse dei genitori
I bambini della scuola materna devono essere accompagnati al bagno dalle maestre, per restare sempre sotto la loro supervisione. In caso di incidenti, infatti, saranno le educatrici stesse a pagare per culpa in vigilando. Lo ha stabilito la Cassazione, ribadendo che l'obbligo dellla mestra non è solo quello di «istruire ed educare» gli alunni ma anche di «proteggerli». I giudici della terza sezione civile hanno confermato la condanna del ministero della Pubblica istruzione a risarcire i danni ai genitori di una bambina di 3 anni che, in una scuola materna di Lecce, si era infortunata mentre era in bagno. Secondo la ricostruzione della sentenza la piccola, dopo essere stata accompagnata dall'insegnante era stata lasciata sola visto che in classe erano rimasti altri 26 bambini. Circostanza irrilevante per piazza Cavour che sottolinea come la docente «avvalendosi eventualmente dell'ausilio e dell'intervento del personale non docente», avrebbe comunque dovuto interessarsi della bambina. Già la Corte d'Appello di Lecce, nel luglio 2005, aveva dichiarato la responsabilità della maestra, condannando il ministero a risarcire i genitori della minorenne. Piazza Cavour ha respinto il ricorso del ministero e ha evidenziato che «fra allievo e istituto scolastico, con l'accoglimento della domanda di iscrizione e con la conseguente ammissione dello stesso alla scuola, si instaura un vincolo negoziale dal quale sorge, a carico dell'istituto, l'obbligo di vigilare sulla sua sicurezza e incolumità nel periodo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni, anche al fine di evitare che l'allievo procuri danno a se stesso». Quanto al ruolo del docente, si rileva che «tra insegnante e allievo si instaura un rapporto giuridico nell'ambito del quale l'insegnante assume, nel quadro del complessivo obbligo di istruire ed educare, anche uno specifico obbligo di protezione e vigilanza, al fine di evitare che l'allievo si procuri, da solo un danno alla persona». Al di là dei problemi pratici su come accompagnare i bambini in bagno e al tempo stesso "proteggere" quelli rimasti in classe, la posizione della maestre si complica per la delicatezza della questione. I genitori potrebbero non gradire che qualcuno accompagni i propri figli nel bagno e le educatrici potrebbero essere fraintese e accusate di violare l'"intimità" dei bambini.