'Ndrangheta, arrestato il boss Tegano
Ricercato dal 1993, era nella lista dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia. Ma a Reggio la folla l'applaude
Duro colpo alla 'ndrangheta. Dopo quasi vent'anni di ricerche, è stato arrestato ieri notte il boss Giovanni Tegano, 70 anni, inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi d'Italia. Gli uomini della squadra mobile lo hanno sorpreso intorno alle 22 nella zona pedemontana di Reggio Calabria. Si trovava in un'abitazione di Perretti insieme ad altre persone che sono state condotte in carcere pr accertamenti. Tegano, la cui famiglia è storicamente legata ai De Stefano, era ricercato dal 1993 per omicidi, associazione mafiosa, traffico d'armi e altri reati. Deve scontare la pena dell'ergastolo, ma è destinatario anche di numerosi provvedimenti restrittivi. Dal 1995 le ricerche erano state diramate anche in campo internazionale, per l'arresto ai fini estradizionali. Appresa la notizia, il ministro dell'interno Roberto Maroni si è congratulato con il Capo della polizia Antonio Manganelli: la cattura di Tegano «è il colpo più duro che si potesse infliggere oggi alla 'ndrangheta essendo il numero uno dei ricercati calabresi». Parenti e amici hanno accolto il boss, all'uscita dalla Questura di Reggio per il trasferimento in carcere, al grido di "Giovanni uomo di pace" e con prolungato applauso. Tegano ha risposto alzando la mano e con molta calma si è diretto verso l'autovettura che lo attendeva accompagnato da due agenti della sezione catturandi.