Al bando i sacchetti di plastica
Per risolvere il problema dei rifiuti un comune campano adotterà solo buste biodegradabili
Nel rispetto dell'ambiente occorre bandire i sacchetti di plastica e sostituirli con buste biodegradabili. Sarà Caiazzo il primo comune a procedere in tal senso, con un anno di anticipo rispetto alla legge che entrerà in vigore nel 2011. Oggi a Roma, infatti, nella sede dell'Anci, i rappresentanti casertani, quelli di Città Slow, di Legambiente e della società produttrice dei sacchetti, Novamont, hanno firmato la "Carta degli impegni", con cui i soggetti garantiscono la partenza del progetto nel giro di poche settimane. Il progetto nasce su iniziativa di due assessori, Chicherchia (ambiente) e Di Sorbo (attività produttive), ed ha avuto subito l'appoggio del sindaco Stefano Giaquinto: «Quello di mettere al bando i sacchetti di plastica - ha spiegato il primo cittadino - è da considerarsi un ulteriore tassello per risolvere il problema dei rifiuti, in un Comune come il nostro che già in passato ha promosso altre iniziative come ad esempio quella dell'isola ecologica. Inoltre, con questo progetto, vogliamo che anche la provincia di Caserta non sia più pensata come una terra di camorra e rifiuti ma che sia vista come una zona che ha a cuore la sostenibilità ambientale e la cultura». Il sindaco ha mostrato il progetto anche alla Provincia e la reazione è stata positiva, «la speranza è quella di allargare l'iniziativa anche a tutta la regione Campania». I sacchetti di plastica saranno messi al bando nella rete Città Slow, che racchiude 129 comuni in tutto il mondo. Il direttore per l'Italia, Pier Giorgio Onorati, ha affermato entusiasta: «Finalmente diamo una notizia in positivo, possiamo educare al consumo il cittadino e allo stesso tempo diminuire i rifiuti solidi. come dico spesso parlando della nostra rete, anticipiamo i tempi rallentando, e l'idea innovativa di Caiazzo ne è un esempio».