Si butta con la "tuta alata", ritrovato il corpo
A dare l'allarne l'amico tedesco. Il jumper è saltato dal monte Paganella
Un salto che gli è costato la vita. È stato ritrovato il corpo del jumper, Michele Avanzi di 41 anni ingegnere di Gavardo (Bs), che ieri mattina verso le 10 si è lanciato nel vuoto dal monte Paganella con una tuta alare con paracadute, a pochi chilometri da Trento. A dare l'allarme della scomparsa era stato l'amico, un cittadino tedesco. Il corpo è stato ritrovato in Val Morta, località Pizzabella nel comune di Zambana. Le squadre di soccorso lo stanno ancora cercando. Sul posto erano intervenute le squadre del soccorso Alpino del Trentino, i vigili del Fuoco e le forze dell'ordine. Anche due elicotteri di Trentino Emergenza hanno volato per ore sulle pendici della Paganella, alla ricerca del jumper. Secondo le prime ricostruzioni questo per Avanzi era il secondo salto nel vuoto. Il primo lo aveva fatto, con successo, lo scorso anno. Amici e conoscenti dicono che Michele era un esperto alpinista ma da poco si era avvicinato a questo sport estremo: il wingsuit flying. Che cos'è wingsuit flying. Per praticare questo sport occorre indossare una tuta, nel gergo chiamata wingsuit, che conferisce al corpo umano uno, o più, profili alari: la sua forma, vista in prospettiva dall'alto ricorda quella dello scoiattolo volante. La tuta consente di rallentare la caduta del paracadutista a circa 70Km/h e una velocità orizzontale di 130Km/h. mentre, di solito, la caduta libera avviene a circa 200Km/h. La wingsuit, quindi, consente di raddoppiare i tempi di caduta libera e aumenta le distanze percorribili. Secondo gli studiosi dovrebbe aiutare a diminuire il rischio di incidenti. L'inventore della tuta è stato De gayardon. Il merito della messa a punto della tuta alata va attribuita al francese Patrick De Gayardon e al suo team. Dopo i primi studi del 1994, due anni dopo sono inziati i primi voli sperimentali. Ma la data di nascita dellla wingsuit è ufficialmente il 31 ottobre 1997: il francese ha fatto un salto dall'elicottero a 6000 metri di quota sfrecciando tra le vette del Monte Bianco. Per la prima volta l'avanzamento ha superato il tasso di caduta. Dopo De Gayarodn, e la sua morte avvenuta sei mesi dopo a seguito del malfunzionamento del paracadute, i primi a cimentarsi nuovamente in questo spor estremo furono il finlandese Jari Kuosma e il croato Robert Pečnik che nel 1998 crearono la ditta BirdMen con lo scopo di commercializzare e produrre una tuta che fosse sicura e di buone prestazioni. La ditta ha anche organizzato corsi per istruttori. Esistono campionati e gare. Oggi, questo sport è molto conosciuto e vengono svolti campionati in cui si gareggia su quattro categorie: permamenza in aria, distanza percorsa, velocità e figure artistiche. La competizione più famosa è la SkyJester's Wings over Marl, che si tiene ogni anno. la prima edizione è stata nel 2005. I record. Il 1 giugno 2008 lo svizzero Üli Gegenschatz, lanciandosi da un'altitudine di 4500 metri, ha percorso in 5 minuti e 45 secondi, grazie a un forte vento favorevole, la distanza di 17,6 km lungo la baia di Galway. Prima di lui, il 23 giugno 2005, gli spagnoli Alvaro Bulto, Santi Corella e Toni Lopez hanno attraversato in 6 minuti lo stretto di Gibilterra, percorrendo la distanza di 20,4 km ma lanciandosi da un'altitudine ben maggiore: 10.670 metri. La più grande formazione di wingsuit si è vista presso il Lake Elsinore in California che ha coinvolto ben 68 paracadutisti.