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L'Inter travolge il Barça per 3-1

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La festa rovinata da Balotelli, che getta in terra la maglia

Monica Rizzello
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La partita - Un'Inter mai vista regala 3 gol ai suoi tifosi e travolge il Barcelona. Come al solito, Mourinho presenta una formazione diversa da quella prevista e conferma il modulo grazie al quale ha vinto contro la Juventus venerdì. Il 4-2-3-1 non concede spazi al Barcelona, finché Pedro ('19) va in gol, a causa di un errore di Maicon. L'Inter potrebbe perdersi, in realtà reagisce e ipnotizza i blaugrana con i gol di Sneijder ('30), Maicon ('48) e infine Milito ('61). Il Barcelona è sconfitto, e l'Inter saluta da vincitore gli 80 mila tifosi a San Siro, e fa niente se i tifosi delle altre grandi italiane li stuzzicano sostenendo che c'è ancora il ritorno al Camp Nou. In realtà, l'Inter si qualifica anche se dovesse perdere 1-0. Il commento di Mourinho - I tre gol al Barcellona avvicinano l'Inter alla finale di Champions. Ma secondo Josè Mourinho, «anche se non andremo a Madrid torneremo a casa con la testa molto alta. E se l'Inter non vincerà quest'anno lo farà il prossimo: non è più una squadra piccolina per l'Europa». Il gesto di Balotelli - La festa interista è però macchiata dal “vaffa...” rivolto al pubblico da Balotelli, prima di gettare interra la maglia neroazzura. Potrebbe trattarsi quindi della rottura definitiva con il popolo nerazzurro, che non gli hanno ancora perdonato una sua presunta fede milanista. Di certo la scena ha fatto arrabbiare qualche compagno, con cui Balotelli avrebbe avuto un duro confronto in spogliatoio. «Nel tunnel Materazzi ha attaccato Mario come mai avevo visto in vita mia», racconta l'ex nerazzurro Zlatan Ibrahimovic. «È stata una cosa brutta, nella seconda partita più importante del calcio europeo - commenta invece Mourinho - Vorrei che il pubblico sostenesse la squadra fino alla fine ma capisco, perché tutti hanno dato tutto in campo mentre Mario ha avuto quell'atteggiamento: tutti da due anni dicono che è normale, e c'è uno stupido allenatore che dice il contrario». In ogni caso, il tecnico portoghese assicura che domenica Balotelli giocherà, ma a sentire l'ad Ernesto Paolillo dire che «è stato un gesto pessimo, assolutamente pessimo», e si possono immaginare provvedimenti. Le polemiche catalane - Del resto, il gesto di Mario non è stato l'unico momento turbolento del finale di gara. Al rientro negli spogliatoi, Xavi avrebbe rinfacciato a Mourinho che è facile vincere con un arbitro portoghese. «I giocatori del Barca si sono arrabbiati con l'arbitro, cercando di mettere pressione. È sempre difficile perdere, soprattutto per chi non è abituato e vince quasi sempre», commenta Mourinho, convinto che le scene del post partita «dicono molto di quello che mi devo aspettare la prossima settimana». «Ci aspettano 90' durissimi - prevede Diego Milito - ora andiamo a Barcellona più tranquilli, ma non dobbiamo mollare». «L'1-3 è un risultato che si può rimontare», osserva il tecnico catalano Guardiola, che per la prima volta in Champions ha subito tre reti e ha perso con due di scarto: «Sono cose che possono succedere, ci vediamo settimana prossima a Barcellona e speriamo di fare meglio». Sul fatto che sulla prestazione della squadra possa aver influito il viaggio in pulman commenta: «Non ho nozioni mediche per saperlo». "Furto all'italiana" - La stampa catalana, però, non ci sta: non vede il trionfo neroazzurro come qualcosa di giusto. Infatti, titoli duri commentano la partita Inter-Barcellona, soprattutto sull'operato dell'arbitro portoghese Olegario Benquerenca, anche se nell'insieme la prestazione dei nerazzurri viene giudicata dai giornali spagnoli superiore a quella di un Barca sottotono. «Robo a la italiana» (Furto all'italiana), strilla a tutta prima pagina Sport, precisando che «l'arbitro portoghese amico di Mourinho ha dato il terzo gol all'Inter in fuorigioco e si è mangiato un rigore di Sneijder su Alves». «Furto», è il titolo che sbarra la prima anche dell'altro sportivo catalano, Mundo Deportivo, che in seconda pagina titola con maggiore precisione «Furto alla portoghese». «Il campione cade a San Siro vittima di una Inter senza complessi e di un arbitraggio indegno della Champions» spiega il giornale di Barcellona, sottolineando che «il 3-1 di Milito era illegale e che ci sono stati due chiari falli da rigore contro Piquè e Alves». Mundo Deportivo dedica una pagina all'arbitro portoghese sotto il titolo «Olegario, fedele amico di Mou». Anche la stampa sportiva della capitale spagnola, vicina al Real Madrid, grande rivale del Barca, non risparmia critiche all'arbitraggio. Marca, che titola in prima pagina «Mou si avvicina al Bernabeu», lo stadio del Real che ospiterà la finale il 22 maggio, rileva che «l'arbitro ha danneggiato i blaugrana». «Il calcio non si merita questo» titola nelle pagine interne, affermando che «il portoghese non avrebbe dovuto dirigere questa partita: oltre al fatto che ci sono arbitri migliori in Europa, il solo fatto che sulla panchina italiana ci fosse Mourinho era un motivo sufficiente per non designarlo ed evitare cosi possibili sospetti». L'altro grande sportivo di Madrid, As, rileva però che l'Inter «durante la maggior parte della partita è stata superiore al Barca» e «consapevole della sua potenza fisica», e parla di «una sconfita giusta» dei blaugrana. «Il campione è contro le corde» rileva El Mundo, mentre El Pais parla della «sconfitta più crudele» per gli uomini di Pep Guardiola: «il Barca, senza lucidità ed esplosività, cade a Milano davanti ad un'Inter molto brava». Marca parla di una «prestazione superba di Sneijder, Julio Cesar, Zanetti e Thiago Motta», rilevando che «il Barca è caduto nella rete di Mou», ma ricorda che il Barcellona di Pep Guardiola, arrivato stanco a Milano dopo un viaggio in pullman di 24 ore, nella partita di ritorno al Camp Nou «sa come rimontare un 3-1». «Si può fare», è convinto anche Mundo Deportivo, avvertendo che la partita di ritorno «sarà molto lunga» per l'Inter davanti a quasi 100mila tifosi catalani scatenati, fra una settimana.

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