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Kaczynski: salma rimpatriata

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L'aereo con la salma del Presidente è atterrato a Varsavia

Massimiliana Parigi
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Il feretro del presidente polacco Lech Kaczynsky , rimasto ucciso sabato scorso insieme ad altre 96 persone nell'incidente aereo di Smolensk, è giunto ieri a Varsavia. Ad accoglierlo il fratello gemello nonché ex premier Jaroslaw Kaczynski. Con lui una guardia d'onore dell'esercito polacco ed esponenti dell'elite polacca.  Sono state rimpatriate anche le salme dell'ex presidente della Polonia Ryszard Kaczorowski e del vice-presidente della Camera bassa del Parlamento (Sejm) Krzysztof Putra. Il vicedirettore della presidenza della Repubblica polacca ha annunciato che è avvenuto il riconoscimento del corpo della first lady Maria Kaczynski, la cui salma finora non era stata identificata tra quelle rinvenute sul luogo del disastro, tuttora conservate presso l'obitorio di Mosca. "Il riconoscimento è un processo complesso" ha detto l'ambasciatore polacco in Russia, Jerzy Arthur Bar. A causa della violenza dell'impatto, infatti, il riconoscimento delle vittime sta avvenendo soprattutto grazie ai vestiti che indossavano al momento dello schianto. Questa tecnica, nota come “riconoscimento parziale”, ha per ora permesso di dare un nome a 25 dei 96 corpi rinvenuti. Oggi in Russia è stato proclamato lutto nazionale. Si tratta di un caso eccezionale, dato che normalmente il lutto nazionale viene proclamato solo se il numero delle vittime supera il centinaio: non è stato infatti decretato - se non a livello locale - per le 40 vittime del duplice attentato alla metropolitana di Mosca o per le 75 dell'incidente alla mega-centrale idroelettrica siberiana di Sayano-Shushenskaya lo scorso agosto. Nella giornata di ieri numerose persone si sono recate a rendere omaggio alle vittime del Tupolev 154 davanti all'ambasciata polacca a Mosca, portando fiori e firmando il libro delle condoglianze.

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