Francia, 82% disinteressato al gossip
Le vicende della coppia presidenziale non attirano
Nonostante il gran clamore che l'intera vicenda aveva sollevato – con interventi a mezzo stampa di Rachida Dati e Carla Bruni, nonché il licenziamento di due giornalisti che avevano “osato” scriverne – in realtà la maggioranza dei francesi non si interessa al gossip sulle scappatelle della coppia presidenziale. È il risultato che emerge da un sondaggio dell'istituto Csa-Opinion per il quotidiano Le Parisien: l'82% degli interrogati ha infatti detto di «non essere influenzato dalle voci sulla vita privata» dei propri dirigenti politici, in questo caso del presidente Nicolas Sarkozy. Solo il 17% ha invece risposto il contrario. Ad essere più sensibili a questi pettegolezzi sono soprattutto i giovani (tra i 18 e 30 anni), mentre ad essere più infastiditi e meno interessati sono le persone che hanno più di 50 anni (87%) perché, come spiega Jean-Daniel Levy del Csa, «sono quelli che hanno un'idea più alta della politica e sono quindi riluttanti a tutto ciò che può screditarne l'immagine». Secondo il sondaggio, le rezioni dell'entourage del presidente, in particolare quella del suo consigliere alla comunicazione, Pierre Charon, che ha parlato di «complotto», sono del resto «sproporzionate». «Del gossip più o meno tutti ne hanno sentito parlare - ha detto Levy - ma poiché nessun evento ha provocato queste voci, i francesi si chiedono di quale complotto può mai trattarsi». «In che cosa un pettegolezzo sugli affari familiari di Sarkozy potrebbe recare danno agli interessi superiori della nazione?», si è chiesto Jean-Jacques Urvoas, deputato dell'opposizione socialista. Che l'argomento interessi o meno, Sarkozy ha dato ordine al suo entourage, compreso il segretario generale dell'Eliseo, Claude Gueant, di non esprimersi più sulla vicenda. L'ordine, secondo il quotidiano Le Figaro, è arrivato a tutti i consiglieri con un sms collettivo: «Non ci mescoliamo più a queste voci, calmiamoci!». Per l'Eliseo infatti «il caso ha provocato abbastanza guai dopo gli interventi contraddittori degli uni e degli altri».