Oggi è la giornata mondiale dell'acqua
Sono 884 milioni le persone che non hanno acqua sicura
Oggi è la giornata mondiale dell'acqua. L'oro blu è relativamente abbondante in Europa, ma il forte sfruttamento e l'impatto dei cambiamenti climatici di fatto pongono una minaccia per la risorsa, che vede una domanda spesso superiore alla disponibilità. Crescono poi di numero e intensità i fenomeni estremi, dalla siccità a tempeste e inondazioni. Storicamente, è l'Europa meridionale a soffrire di più della carenza di acqua. Nel panorama europeo, i Paesi del Mediterraneo riccorrono sempre di più alla desalinizzazione per la fornitura di acqua dolce. Si stima che la Spagna nei prossimi 50 anni raddoppierà il numero dei suoi impianti, che attualmente coprono il fabbisogno di 8 milioni di persone al giorno. Anche l'Inghilterra comincia ad affrontare lo stesso problema. Il potenziale per tagliare gli sprechi è comunque enorme: secondo Bruxelles l'uso della risorsa nell'Unione europea potrebbe essere tagliato addirittura del 40%, attraverso nuove tecnologie e migliori tecniche di irrigazione. L'uso personale potrebbe addirittura dimezzarsi, passando da una media di 150 litri ad 80 litri al giorno. Consumare acqua non significa solo bere e lavarsi. Oltre alla fornitura pubblica, i maggiori prelievi arrivano da agricoltura, industria e turismo. In generale, una grande fetta viene impiegata per la generazione di energia. Si parla allora di «acqua virtuale» e di «impronta idrica»: 15.500 litri per produrre 1 kg di manzo, 140 litri per una tazza di caffè, oppure 900 litri per far crescere 1 kg di mais. «Acqua pulita per un mondo sano»: è questo lo slogan dell'edizione 2010 della Giornata mondiale dell'oro blu, che si festeggia il 22 marzo. «Muoiono più persone a causa dell'acqua non sicura - afferma nel suo messaggio il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon - che non a causa di tutte le forme di violenza, inclusa la guerra. Queste morti costituiscono un affronto per l'intera umanità e minano gli sforzi di tanti Paesi di raggiungere il proprio potenziale di sviluppo». Secondo gli ultimi dati Oms e Unicef, sono ancora 884 milioni le persone che non posso contare su un accesso ad un'acqua sicura, cioè protetta da eventuali contaminazioni, mentre un 39%, cioè 2,6 miliardi, è priva di idonei servizi igienico sanitari. È arrivata a quota 87% invece la popolazione mondiale che può contare sull'acqua potabile, cioè 5,9 miliardi di persone. Acqua non sicura e carenza di servizi igienico sanitari costano ogni anno la vita a circa 1,5 milioni di bambini sotto i cinque anni. Solo la diarrea uccide più bimbi di Aids, malaria e morbillo. E investire nella fornitura sicura di acqua e servizi igienici implica un guadagno: per ogni dollaro investito, le stime dicono che i benefici oscillanno fra i 3 e i 34 dollari, dalla produttività ai risparmi per il servizio sanitario nazionale. Ecco un breve vademecum del risparmio idrico messo a punto dalla Commissione europea, da rilanciare in occasione della Giornata mondiale dell'acqua: DIETA: evitare cibi che richiedono grandi quantità di energia e acqua per produzione e trasporto, come carne e cibi trasformati BERE: l'acqua di rubinetto in Europa in genere è sicura e si può filtrare e purificare. Quella in bottiglia consuma energia in produzione, marketing e riciclo bottiglie usate ACQUA PIOVANA: raccoglierla, per il giardinaggio e lavare l'automobile, può tagliare i consumi domestici della metà; riusare se possibile l'acqua del bagno e nel lavandino SCARICHI: circa un terzo dell'acqua usata a casa finisce letteralmente nello scarico del gabinetto. Meglio utilizzare l'opzione per lo scarico ridotto, scaricare meno spesso e ridurre la capacità del sifone DOCCIA: meglio fare la doccia che il bagno e ridurre il tempo sotto l'acqua corrente RUBINETTI: non lasciarli aperti mentre ci si lava i denti o si lavano i piatti; installare il miscelatore TUBI: controllare tubi e rubinetti, per evitare perdite BOLLITORE: riempirlo solo dell'acqua necessaria LAVATRICE: preferire il ciclo economico se i vestiti non sono troppo sporchi GIARDINO: in una regione secca, meglio scegliere piante che si adattano al clima e che necessitano di meno acqua SPESA: scegliere prodotti con il marchio eco-label, garantiti per un minor impatto ambientale TURISMO: meglio destinazioni e alberghi che applicano criteri ambientali, come ridurre i consumi di acqua, energia e rifiuti; non usare sempre nuovi asciugamani e lenzuola.