Spacciatore arrestato grazie a finta supplente
In realtà è un maresciallo
Era in realtà un maresciallo dei Carabinieri la supplente che, individuando tra gli studenti il figlio di uno spacciatore ricercato, ha permesso ai colleghi di rintracciare il padre e di arrestarlo. I militari della compagnia di San Martino, diretta dal capitano Pierantonio Breda, da tempo tenevano sotto controllo un trentatreenne marocchino, immigrato regolare, che spacciava cocaina ad Albaro e a Nervi, quartieri del Levante genovese. Non riuscivano però a pedinarlo fino a casa, dove si supponeva fosse nascosta la droga, a causa degli stratagemmi adottati dallo straniero. Lo spacciatore si spostava in città su uno scooter Honda molto potente, capace di arrivare ai 160 km all'ora e, senza sapere di essere seguito, in via precauzionale, a volte scattava ad alta velocità, anche contromano. E non lasciava tracce di sé, non avendo utenze di telefono, gas, elettricità. L'uomo oerò è padre di un ragazzo, avuto da un'italiana, che frequenta una scuola media della zona. D'accordo con il preside dell'istituto, una ventinovenne maresciallo della compagnia è stata presentata agli studenti come nuova supplente. La finta insegnante, senza bisogno di dover tenere lezione, ha individuato il ragazzo, di cui non si conosceva ancora il volto e permesso ai colleghi di risalire all'abitazione dello spacciatore. Qui i carabinieri del nucleo operativo della compagnia hanno scoperto e sequestrato 150 grammi di cocaina e materiale da taglio che avrebbe portato il valore al dettaglio della droga a 40-50.000 euro, e 20.000 euro in contanti. Lo scooter, al termine delle procedure, verrà assegnato in custodia giudiziaria alla compagnia di San Martino. Il marocchino è stato arrestato.