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Ordine dei giornalisti, sospeso Brachino

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Due mesi di stop per il servizio sul magistrato Mesiano. Gasparri: "Siamo alle solite. Claudio colpevole di aver fatto il suo mestiere"

Maria Acqua Simi
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Claudio Brachino, direttore responsabile di Videonews,è stato sospeso per due mesi dall'Ordine dei giornalisti della Lombardia. La decisione avviene  in relazione a un servizio sul magistrato Raimondo Mesiano andato in onda nella trasmissione 'Mattino 5'. Il servizio sul magistrato Raimondo Mesiano provocò forti polemiche. Il filmato incriminato andrò in onda a metà ottobre su "Mattino 5": il conduttore, Claudio Brachino, annunciò ai telespettatori le immagini "in esclusiva" di presunti comportamenti "stravaganti" del giudice civile milanese, Raimondo Mesiano. Lo "scoop" consisteva in un video di pochi minuti sulla vita privata del magistrato che poche settimane prima aveva condannato il gruppo Fininvest a risarcire alla Cir di Carlo De Benedetti 750 milioni di euro. Nel filmato si vedeva il giudice che fumava una sigaretta e passeggiava di fronte al barbiere. Poi i commenti sugli ormai celebri calzini "turchesi", definiti dalla giornalista "stravaganti". Il direttore di Videonews si era poi scusato con Mesiano in un articolo pubblicato su Il Giornale. Brachino è stato sanzionato - si legge nel comunicato dell'Ordine - per aver messo in onda un servizio filmato contenente "immagini diffuse in violazione dell'art. 2 della Legge istitutiva dell'Ordine, la n. 69 del 3 febbraio 1969 nonché degli art. 137 Dlgs 196/2003 e 6 del Codice deontologico". "Il servizio firmato da Annalisa Spinoso (iscritta all'Ordine della Sicilia) - prosegue l'ente di categoria nella nota - ritraeva Raimondo Mesiano, giudice del Tribunale di Milano, che pochi giorni prima aveva emesso in sede civile una sentenza di risarcimento danni di 750 milioni di euro a carico di Fininvest, cui fa riferimento la rete televisiva per la quale Brachino lavora". Gasparri: Siamo alle solite- "Siamo alle solite. Anche nel mondo del giornalismo, le sanzioni ricadono sempre e soltanto su alcuni. Mentre altri sono liberi di far passare qualsiasi porcheria per diritto di cronaca e di sfruttare la tv pubblica, pagata con i soldi di tutti, per i loro scopi politici di parte''. Lo dichiara Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, eprimendo ''totale solidarietà al direttore Brachino, colpevole solo di aver fatto il proprio mestiere e di aver mostrato una verita' evidentemente molto scomoda per la sinistra".  

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