Beckham, operazione riuscita ma niente mondiali
"Quattro mesi per avere prestazioni ottimali"
L'intervento è "perfettamente riuscito". Così il Milan tranquilliza i tifosi sullo stato di salute di David Beckham dopo che la rottura del tendine d'Achille della gamba sinistra nel corso della partita del Milan contro il Chievo. Il calciatore inglese "è stato sottoposto a visita specialistica e successivo intervento chirurgico in Finlandia presso il Mehilaeinen Turku Hospital dal professor Sakari Orava. La visita specialistica, corredata da esami diagnostici, ha evidenziato la completa rottura del tendine d'Achille sinistro. Si è quindi proceduto all'operazione chirurgica di riparazione con sutura del tendine stesso". Il campione resterà quindi alcuni giorni in osservazione e di seguito verrà stabilito uno specifico programma di riabilitazione. Dopo la buona notizia arriva una triste conferma: Beckham non parteciperà ai Mondiali in Sudafrica a giugno. Già ieri il professor Orava aveva dichiarato che ''per iniziare a calciare e a giocare ci vorranno circa tre mesi. Per avere prestazioni ottimali e piena potenza di calcio e di salto forse un altro mese. I Mondiali in questo momento non è un obiettivo realistico. Se però il danno dovesse rivelarsi meno grave e se l'operazione si dovesse svolgere senza alcun problema, forse Beckham potrebbe andare almeno in panchina per dare sostegno morale ai suo compagni". Insomma la migliore delle ipotesi non è certamente allettante né per lo "spy boy" né per i tifosi. Un duro colpo - Il calciatore è amareggiato e, prima di partire, sul suo sito ufficiale scriveva: "Sto andando in Finlandia per vedere uno specialista e per effettuare gli accertamenti dopo l'infortunio. Sono arrabbiato ma voglio ringraziare tutti per i messaggi di sostegno. Spero di avere un rapido e completo recupero". Anche Fabio Capello, allenatore dell'Inghilterra che sentirà la mancanza di Beckham, esprime il suo disappunto: "Sono molto triste per l'infortunio di David, sembra proprio che dovrà saltare i Mondiali. Sarà un'assenza pesante. Ho parlato con lui dopo la partita nella notte di domenica e gli ho dato il mio sostegno, lo stesso ha fatto Franco Baldini". Il ct inglese ancora ci spera perché "David è un grande professionista e ha lavorato molto duramente per essere pronto per i Mondiali, perciò perderlo sarebbe un duro colpo".