Milan saluta la Champions
E anche Berlusconi spegne la tv
Al peggio non c'è mai fine. Il Milan che saluta la Champions si deve inchinare all'attaccante del Manchester, che in questo momento è la punta più forte del mondo, of course. Due gol all'andata, due gol al ritorno e tanti saluti: Wayne Rooney ce l'ha proprio con i diavoli. Per la prima volta il Milan, dopo quattro classificazioni contro il Manchester United esce di scena. Ancora una volta a livello degli ottavi di finale, come nel 2008. Il teatro dei sogni, l'Old Trafford, questa volta si trasforma in teatro degli incubi. "Lo 0-4 pesa, dobbiamo riconoscere la forza dell'avversario che ha offerto una grandissima prestazione sfruttando tutti i nostri errori ma all'andata meritavamo di più e poi abbiamo avuto l'infortunio di Bonera". Leonardo commenta così la brutta sconfitta all'Old Trafford. "Il Manchester ha dimostrato di essere fortissimo ma noi avevamo bisogno di tutto quello di cui disponiamo. Ora concentriamoci sul campionato. Non ci saranno ripercussioni". Anche per Silvio Berlusconi è grande la delusione. Il numero uno rossonero, infatti, ha preferito spegnere la televisione per evitare di vedere il resto del tracollo. Come se si aspettasse che la partita dell'Old Trafford sarebbe finita ancora peggio. "Chi è del Milan? - si è informato il premier durante la cena con alcuni senatori - . Vi dispiace se spegniamo? E' meglio se chiudiamo il televisore...". La cronaca - «Agli ospiti del Milan, benvenuti nel teatro dei sogni», annuncia lo speaker a inizio serata. Ma quelli rossoneri tramontano presto lasciando molto amaro in bocca, anche per il forfait di Pato, a cui all'ultimo si sono aggiunti quelli di Nesta e Antonini. Scelte forzate, dunque, quelle di Bonera difensore centrale e Jankulovski terzino destro. Sfortunate, a posteriori, altre scelte di Leonardo. Come affiancare a Pirlo Flamini, e non un palleggiatore come Seedorf. Avrebbero fatto comodo anche i cross di Beckham, applaudito dal suo ex pubblico ma in panchina per 63'; anche se Borriello e Huntelaar sono imprecisi quando dalla confusione nasce qualche occasione. Poche, appunto, perchè Park, Fletcher e Scholes rendono durissima la vita di Pirlo. È un'intuizione ottima di Ferguson, quella di mettere su Ronaldinho l'esperto Neville, e non il giovane Rafael, bistrattato a Milano. L'attacco del Manchester fa il resto. È un'organizzazione corale che sfrutta le debolezze altrui e i propri punti forti. Ovviamente il principale è Rooney, che corre come un matto e, con furbizia, regala sponde di petto e di tacco, facendo il perno dei tanti ribaltamenti con cui i Red Devils sfiancano i rossoneri. Soffre soprattutto Jankulovski, titolare solo per la sesta volta in stagione e surclassato a ripetizione dai vari Park e Valencia. E anche l'altro protagonista dell'ultima ora, Abate, non vive una bella serata inseguendo Nani. Gli inglesi premono come vorrebbe fare il Milan per riaprire subito la pratica. Rooney ci prova ogni volta che può. Lui e Neville vanno vicini al gol tirando da fuori, e poi confezionano il vantaggio. Al 13' il terzino passeggia fino alla trequarti davanti agli inermi Ambrosini e Jankulovski, e crossa per Rooney, che brucia sullo stacco Bonera e segna il suo 3/o gol di testa al Milan in 180'. In 45' il Milan può contare solo un colpo di testa blando di Ronaldinho, un mancato aggancio in area di Huntelaar e un destro di Pirlo che mette in lieve imbarazzo Van der Sar. Troppo poco, così nell'intervallo Leonardo inserisce Seedorf per Bonera, ricorrendo a una bizzarra difesa con Ambrosini centrale. Tanto strana che dopo nemmeno 60 secondi Thiago Silva sbaglia un anticipo a metà campo consentendo a Nani di alzare la testa e vedere Rooney che si infila fra Flamini e Ambrosini: freddo, l'inglese di piatto batte Abbiati. E la difesa dà il peggio di sè al 14', quando lascia Park libero di tagliare in area e sfruttare di destro un bell'assist di Scholes. Emozionante per l'ovazione che raccoglie, al 19', è l'ingresso di Beckham, quasi contemporanea alla standing ovation per i due migliori in campo, Neville e Rooney. Entra pure Inzaghi, ma è proprio Beckham al 28' che crea il maggior pericolo a Van der Sar con una gran botta di destro al volo, forte ma centrale, che si merita gli applausi di Old Trafford. Il portiere riesce a deviare sopra la traversa. Il Manchester macina azioni su azioni e rende quasi umiliante la lezione quando al 42' Fletcher incorna di testa per il definitivo 4-0. E, come due anni fa contro l'Arsenal, la Champions del Milan finisce agli ottavi. IL TABELLINO Manchester United - Milan 4-0 (1-0). Manchester (4-3-2-1): Van der Sar 6.5, Neville 7.5 (21' st Rafael 6), Ferdinand 6.5, Vidic 6.5, Evra 5.5, Fletcher 7, Scholes 7 (28' st Gibson 6), Park 6.5, Valencia 6.5, Nani 6, Rooney 8 (21' st Berbatov sv). (29 Kuszczak, 23 Evans, 26 Obertan, 32 Diouf). All.: Ferguson 7. Milan (4-3-3): Abbiati 5.5, Abate 5 (19 st Beckham 6), Bonera 5 (15' st Seedorf 6), Thiago Silva 5.5, Jankulowski 4.5, Flamini 5.5, Pirlo 5.5, Ambrosini 5, Huntelaar 5, Borriello 5 (23' st Inzaghi 6), Ronaldinho 5. (1 Dida, 15 Zambrotta, 19 Favalli, 8 Gattuso). All.: Leonardo 5. Arbitro: Busacca (Svizzera) 7 Reti: nel pt 13' Rooney; nel st 1' Rooney, 14' Park; 42' Fletcher. Ammoniti: Scholes per comportamento non regolamentare; Ronaldinho e Flamini per gioco falloso.