Fragalà, primi risultati scagionerebbero indagato
Non c'è compatibilità con Dna dell'avvocato
I primi risultati delle analisi condotte dai carabinieri del Ris di Messina sui reperti sequestrati al commerciante di 50, sospettato di aver ucciso a sprangate l'avvocato Enzo Fragalà, scagionerebbero l'indagato. Gli esami condotti su alcune macchie rilevate sulle scarpe e sul bastone sequestrato in casa dell'uomo, che pratica le arti marziali, escludono infatti una compatibilità con il Dna del penalista assassinato. L'indagato è un ex cliente di Fragalà, arrestato per detenzione abusiva d'arma, che dopo avere scontato un anno di custodia cautelare, avrebbe lamentato una difesa carente e una parcella esosa da parte del penalista. Il commerciante ha anche fornito un alibi per la sera del delitto, che è stato confermato dalla sua convivente. Gli investigatori stanno valutando anche una serie di segnalazioni giunte in Procura, alcune delle quali anonime, che indicherebbe altri possibili piste alternative.