Meredith, Guede smentisce
Mai parlato con Alessi (l'omicida del piccolo Tommy)
"Non ho mai parlato con Mario Alessi delle mie questioni processuali". Rudy Guede nega di essersi confidato con l'omicida del piccolo Tommy e lo ha detto stamani ai suoi difensori, gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile che lo hanno incontrato nel carcere di Viterbo. L'ivoriano - hanno riferito i legali - ha «smentito nella maniera più assoluta» di avere fatto le confidenze delle quali si parla nel verbale depositato dai difensori di Raffaele Sollecito. Guede ha appreso ieri sera dalla televisioni delle rivelazioni di Alessi. I due sono stati detenuti a lungo nella stessa sezione del carcere di Viterbo riservata a chi è accusato di reati a sfondo sessuale. Da qualche tempo sono invece in aree diverse del penitenziario. Agli avvocati Biscotti e Gentile, l'ivoriano è apparso «tranquillo ma infastidito» da quanto sta accadendo. I legali hanno annunciato azioni legali nei confronti di Alessi non appena avere appreso del contenuto del verbale. «È un tentativo di disperati - ha detto Biscotti - che si aggrappano con altri disperati. Ci sono tra l'altro ore e ore di intercettazioni ambientali dei colloqui tra Rudy e i suoi amici ma mai il nostro assistito accenna al suo processo. Come si può pensare che lo abbia fatto con Alessi?». Le false rivelazioni di Alessi - Rudy Guede, condannato per aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher, avrebbe detto di sapere chi è il vero assassino: "Non sono stati Amanda e Raffaele ma un altro uomo". A raccogliere l'indiscrezione è stato Mario Alessi, anche lui in cella e già condannato per aver massacrato il piccolo Tommy Onofri. La difesa di Raffaele Sollecito ha depositato alla procura di Perugia il verbale di una deposizione resa da Alessi agli stessi legali nell'ambito di indagini difensive nel quale il muratore ha riferito di avere ricevuto da Rudy Guede, insieme al quale è detenuto nel carcere di Viterbo, delle confidenze sull'omicidio di Meredith Kercher. In particolare l'ivoriano escluderebbe la responsabilità del giovane pugliese e di Amanda Knox nel delitto indicando come responsabile un altro uomo non ancora identificato. Guede ha confermato la sua presenza nella casa del delitto, sostenendo di non avere mai conosciuto Sollecito e di avere incontrato solo occasionalmente la Knox. L'ivoriano, secondo le confidenze raccolte da Alessi, avrebbe inoltre riferito che ad uccidere la Kercher fu un altro uomo presente nella casa di via della Pergola la notte tra il primo e il 2 novembre del 2007."Nessun commento" sul deposito degli atti da parte dell'avvocato Luca Maori, difensore del giovane pugliese insieme a Giulia Bongiorno. "Manteniamo il massimo riserbo - ha detto ancora Maori - perché ci sono degli atti al vaglio della procura che deciderà per il meglio".