Verdini: "Ammetto di aver raccomandato Fusi"
Il coordinatore Pdl segnalò la Btp per appalti in Abruzzo
"Denis Verdini ammette di avere raccomandato Fusi perché avesse qualche appalto in Abruzzo". A rivelarlo è il gip di Firenze, che nell'ordinanza di custodia cautelare notificata la notte scorsa spiega: il coordinatore Pdl segnalò la Btp perché in quel momento lavorava poco e "Verdini se può aiutare un'impresa con 3 mila dipendenti lo fa". Secondo le valutazioni del gip Verdini e il presidente Btp sono legati da un rapporto amicale, ma anche da "interessi di natura economica che coinvolgono anche Bartolomei Roberto", vice di Fusi. La nomina di De Santis - Commentando il contenuto complessivo delle dichiarazioni rilasciate ai pm fiorentini, il 15 febbraio scorso, in merito alla nomina di Fabio De Santis a provveditore delle opere pubbliche per la Toscana, il gip osserva che Verdini se può aiutare un'impresa con 3 mila dipendenti lo faVerdini "lealmente" non ha "negato l'evidenza". Inoltre, "volendone dare una lettura benevola, (le dichiarazioni) fanno comunque riflettere sulla scarsa consapevolezza, da parte dei soggetti che ricoprono cariche pubbliche e comunque ruoli pubblici molto rilevanti, circa la negatività delle raccomandazioni specie quando queste riguardano posti di potere e, come nel caso di specie, non di natura politica ma tecnica. De Santis è un tecnico e non aveva i requisiti per essere nominato come funzionario; tanto è vero che è stato nominato come esterno". Balducci e Matteoli - Rispetto all'incontro con Angelo Balducci, "risulta dalle conversazioni Scarsa consapevolezza circa la negatività delle raccomandazioniche Verdini, a fine luglio 2008, entra direttamente in contatto con Balducci; tra i due (che non si conoscevano) si realizza immediatamente una convergenza di interessi. Verdini garantisce a Balducci una copertura politica che gli consenta quantomeno di attenuare le resistenze che incontra sul "territorio" nell'esecuzione delle opere concernenti "grandi eventi". Balducci, inoltre, ottiene facile accesso al ministro Matteoli, con cui Verdini ha uno stretto rapporto. Tra i due nasce subito un feeling".