Stop all'embargo sugli Ogm
La Commissione europea autorizza la coltivazione della patata geneticamente modificata. L'ok del Vaticano
Cade l'embargo sulle colture Ogm. A stabilirlo è la Commissione europea che ha autorizzato la coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora, prodotta dalla Bayer. Una decisione, arrivata con procedura scritta, che mette fine all'embargo in vigore nell'Unione europea dal 1998. E' stata approvata inoltre la coltivazione di tre nuove varietaà di mais destinate all'alimentazione degli animali. La patata a maggior contenuto di amido è stata al centro di una lunga controversia fra l'Efsa (autorità Ue di sicurezza alimentare), che ha dato il suo via libera, e le due autorità sanitarie europea e mondiale, l'Emea (agenzia Ue del farmaco) e l'Oms. La controversia riguardava la presenza nell'Amflora di un gene che conferisce resistenza a un antibiotico importante per la salute umana. Tuttavia, poiché le norme Ue danno all'Esecutivo comunitario l'ultima parola sull'autorizzazione, dopo che il precedente commissario all'Ambiente, Staros Dimas, aveva bloccato la proposta, il suo successore, il maltese John Dalli, ha approvato la coltivazione. Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, nelle scorse settimane aveva dichiarato «di non voler imporre la coltura degli Ogm in Europa». Ogm fuori dall'Italia - "L'Europa non può surrogare la sovranità degli Stati''. Cosi' il ministro per le politiche agricole, Luca Zaia, commenta la decisione della Commissione europea, che ''non può imporre agli stati membri la piantumazione di cibi transgenici, quindi di semi transgenici, perché la sovranità degli stati membri è sacrosanta. Per cui, finché ci sarò io al ministero dell'Agricoltura gli Ogm in Italia non varcheranno il soglio nazionale''. Il ministro trova l'accordo e il sostegno di Carlo Fidanza, europarlamentare del Pdl, membro della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo: "La decisione con cui la Commissione Europea ha dato il via libera alla coltivazione della patata transgenica Amflora per uso industriale è un fatto molto grave, che fa cadere dopo anni di moratoria il sacrosanto principio di precauzione. La tutela dell'agricoltura tradizionale, della qualità e della tipicità sono essenziali per la difesa e l'affermazione del made in Italy. Mi auguro una mobilitazione delle coscienze per dire "No" a questa scelta suicida e mi rendo fin d'ora disponibile a sostenere al Parlamento Europeo le posizioni espresse dal ministro Zaia". Il sì del Vaticano- il Vaticano si dice colpito positivamente dalla notizia, visto che questo tipo di alimento potrebbe essere d'aiuto nel combattere la fame nel mondo.