Il Festival canta Libero
Alcuni artisti della manifestazione degli Autori musicano un testo di Hunter Stockton Thompson pubblicato sul nostro quotidiano. Titolo: Ci aspettano tempi strani
Marco Mengoni, Povia, Malika Ayane sono alcuni dei protagonisti del Festival di Sanremo che in punta dei piedi sgattaiolavano fuori dall'Ariston e dalle sue luci per andare in riva al mare. Libero-news li ha seguiti e per scoprire cosa li attirava oltre gli orizzonti proposti dallo show condotto dalla Clerici. E come loro anche Libero è diventato protagonista della manifestazione dedicata agli artisti che si sta tenendo allo Yacht club della cittadina ligure: gli esperti del mondo della musica che consegnavano i premi agli autori che ufficialmente hanno sfilato solo all'Ariston, hanno accettato la sfida che gli ha proposto il nostro giornale. Perché non creare una canzone nuova da un articolo di giornale pubblicato da noi? Ermanno Croce, direttore artistico del festival degli autori, Simone Aiello, 26enne che fa musica da nove anni e che ha vinto quest'anno il premio della critica Rea (Radiotelevisioni europee associate), Euro Ferrari, arrangiatore e produttore artistico, e Stefano Leoni, cantautore mantovano, sono alcuni dei virtuosi che hanno accettato la nostra provocazione. Noi gli abbiamo portato un articolo di di Hunter Stockton Thompson, autore del libro che ha ispirato il film cult “Paura e delirio a Las Vegas”, e loro dopo nove ore intense di lavoro ci hanno presentato una canzone intitolata ‘Ci aspettano tempi strani'. Il titolo è lo stesso dell'articolo che Libero aveva pubblicato il sette febbraio scorso. Tra chi ha collaborato alla creazione, anche un gruppo che sembra nato per andare a braccetto con il nostro quotidiano: sono i Sistema Libero. Un trio che suona insieme da qualche mese e ha visto riconosciuto il suo talento da 54mila visite ricevute sulla propria pagina di Myspace (http://www.myspace.com/sist3malibero). Nel giro di un mese e mezzo. Sono già andati in onda su T.R.L. e hanno già raccolto riconoscimenti in concerti e competizioni musicali. Steven Patrick Piu, 20 anni, voce e autore, Andrea Piras, (33) cori basso e tastiere e Andrea Glarey, (35) cori batteria e percussioni. Già 28 pezzi in saccoccia e il sogno di ‘riuscire a vivere di musica'. Suonano canzoni che trasudano realtà, raccontate sulle note dell'Happy-punk, ma con la semplicità dei 20 anni del cantante: “Sono andato ad Auschwitz – spiega Steven – e da quella esperienza ho ricavato un pezzo che si chiama ‘Mai più'”. Così in riva al Mar Ligure un gruppo composto da giornalisti, autori e esperti di musica hanno creato qualcosa di nuovo. Michelangelo Bonessa