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Letta sul G8 e l'Aquila: "Turbato e preoccupato"

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Il sottosegretario scrive una lettera alla Pezzopane

Michela Ravalico
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Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha deciso di rispondere con una lettera alla missiva che gli era stata inviata ieri dal presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, nella quale si sollecitavano le autorità per conoscere quali imprenditori stiano operando sui cantieri del post sisma, alla luce anche delle inchieste in corso. La lettera- "Tante cose sentite e viste in questi giorni hanno turbato anche me - scrive Letta - come tutti quelli che nei giorni del terremoto hanno sentito lacerarsi qualcosa dentro e hanno perso per un bel pezzo la capacità di sorridere e, ancor più, di ridere. Nel contempo, non le nascondo la preoccupazione che questa vicenda sia deflagrata proprio nel corso di un periodo particolare, che certamente rischia di appannare la serenità del dibattito che pure è giusto intorno a vicende così drammatiche". Naturalmente il braccio destro di Silvio Berlusconi si riferisce al periodo pre elettorale. Letta ribadisce  la "certezza che non verranno meno in futuro il rigore sin qui seguito, il metodo della totale trasparenza dell'azione pubblica, la determinazione rigorosa nell'uso di procedure perfettamente legali, la facilitazione dei controlli e della collaborazione tra diversi organi pubblici, utilizzati in questa prima fase di interventi". "Le leggi e le norme di protezione civile sono fatte per servire la popolazione del Paese con la massima celerità in eventi eccezionali, ma, soprattutto, drammatici, realizzando nei casi di sciagure naturali, in tempi rapidissimi le abitazioni e le altre strutture provvisorie necessarie al superamento dignitoso della fase emergenziale. E' un sistema che il mondo ci ammira per la sua efficienza e che in Abruzzo ha prodotto tangibili risultati, dei quali si deve dare atto". "E penso anch'io con orrore, come lei disse qualche giorno fa a L'Aquila, a chi crede che le calamità possano essere un pretesto per fare buoni affari. Il terremoto, le vittime, la desolazione che ne consegue meritano ben altri sentimenti e ben altra pietà. Altro che affari! Ma, se qualcuno ha pensato il contrario, tutti faremo in modo che si ricreda! Prima di fare le affermazioni che lei mi contesta nella sua accorata lettera - prosegue Letta nella lettera a Pezzopane - avevo fatto eseguire dai miei uffici una ricognizione della situazione. I risultati li metto adesso, volentieri, a sua disposizione: sono contenuti nel documento che allego alla presente", dice ancora il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. "Con la certezza che non verranno meno in futuro il rigore sin qui seguito, il metodo della totale trasparenza dell'azione pubblica, la determinazione rigorosa nell'uso di procedure perfettamente legali, la facilitazione dei controlli e della collaborazione tra diversi Organi pubblici, utilizzati in questa prima fase di interventi - conclude - le confermo l'impegno del Governo e mio personale di andare avanti sulla via della totale e limpida rinascita dell'Aquila e della sua economia".

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