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Par condicio, la Rai censura Bachelet

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Il figlio, intervistato in una puntata di "A sua immagine", è un esponente del Pd

Maria Acqua Simi
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La Rai ha cancellato, in virtù della par condicio in vista delle Regionali, la puntata della trasmissione religiosa "A sua immagine" dedicata a Vittorio Bachelet nel trentesimo della morte. A destare sorpresa, è la motivazione. Semplice: il figlio Giovanni, che nella puntata registrata ha parlato esclusivamente del padre, è un deputato del Pd. "Sono stupito e il conduttore del programma che mi ha comunicato la cancellazione lo era più di me - racconta Giovanni Bachelet -. Si trattava di una trasmissione di ricordo di mio padre, in occasione dei trent'anni, che cadevano ieri, 12 febbraio, della morte della sua morte. Non si è naturalmente parlato di politica e del mio partito, e io non sono candidato". Nella trasmissione dedicata al vicepresidente del Csm, ucciso dalle Br il 12 febbraio 1980 nell'atrio della facoltà di Scienze politiche della Sapienza, dove insegnava, mentre conversava con Rosy Bindi, il figlio Giovanni avrebbe parlato di ricordi personali del padre e della piccola Bibbia che i genitori gli regalarono quando era bambino. Burocrazia- "Lo zelo della burocrazia genera mostri. Oggi il servizio pubblico cancella incredibilmente il ricordo di Vittorio Bachelet a 30 anni dal suo assassinio per una cieca applicazione dei regolamenti".  Queste le parole del presidente della Fnsi, Roberto Natale, commentando la decisione della Rai. "C'è da sperare che in un soprassalto di ragionevolezza - aggiunge Natale - la Rai ricordi quale è  la sua funzione".

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