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Inghilterra, i calciatori dicono "no" allo spot pro-gay

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Nessun giocatore della Premier League ha aderito alla proposta di partecipare a uno spot contro l'omofobia

francesca Belotti
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Alla Premier League, la serie A del calcio inglese, nessuno giocatore ha accettato di prendere parte a uno spot contro l'omofobia. La paura? Essere ridicolizzato o ghettizzato da pubblico e compagni. La richiesta era stata inoltrata dall'associazione calciatori professionisti britannici a calciatori e agenti. Lo scopo dello spot? Utilizzare volti noti per colpire un tabù che, nel mondo dello sport, è ancora fortissimo. Lo scorso mese l'ex capitano della nazionale scozzese di rugby Gareth Thomas ha fatto outing, dichiarando la propria omosessualità, ma l'unico calciatore apertamente gay in Inghilterra, Justin Fashanu, fu perseguitato e finì per suicidarsi nel 1998. Lo spot, girato dall'agenzia Ogilvy, è stato comunque realizzato, ma la sua formula è stata completamente rivista e soprattutto senza nessun volto noto.“Tutti presumono che i calciatori siano sicuri di sé – ha spiegato Gordon Taylor, capo dell'associazione calciatori-. Ma su temi come questi non è semplice esporsi”.

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