Par condicio, Bersani attacca:
"La Rai riveda le sue posizioni". Protestano anche i conduttori: "Ingordigia della politica".
IL leader del Pd, Pier Luigi Bersani, chiede alla Rai di "rincosiderare la decisione presa dalla commissione di Vigilanza" . Dice Bersani: "non c'è incompatibilità alcuna tra le trasmissioni di approfondimento giornalistico, che ricadono sotto la responsabilità dei conduttori e il controllo della commissione di Vigilanza, e l'apertura nel palinsesto di finestre elettorali che mettono tutte le forze in parità di condizione". Anche il presidente della Rai, Paolo Garimberti, si è espresso in merito: "La Rai è sempre tenuta al rispetto delle decisioni della commissione parlamentare di Vigilanza. Le novità in materia di comunicazione e informazione politica introdotte dal regolamento approvato dalla commissione presentano aspetti che richiedono un immediato approfondimento. Giovedì il Consiglio di amministrazione discuterà del tema di cui è già stato investito il direttore generale, per valutare l'impatto del regolamento sulla linea editoriale delle trasmissioni e più complessivamente sulla gestione aziendale a vari livelli". Il commento dei conduttori - "Siamo davanti all'ingordigia della politica che si mangia l'editore, l'azienda, i conduttori, i giornalisti e anche gli ospiti. Oltre, naturalmente, ai telespettatori che pagano il canone" - dice da Ballarò Giovanni Floris. "Non credo sia il ruolo dei parlamentari quello di disegnare i palinsesti, fare gli inviti per il martedì sera, selezionare gli argomenti da trattare: i parlamentari hanno compiti ben più alti e importanti. Non è d'altronde compito di un giornalista parlare di argomenti stabiliti a prescindere, con interlocutori decisi da altri".. Bruno Vespa difende la propria trasmissione: "L'esperienza di quindici anni ci insegna che Porta a porta ha sempre rispettato la par condicio ed è stata guardata al microscopio dentro e fuori le campagne elettorali. Ad altri è stato concesso il diritto di scorreria. Pur con questa premessa trovo molto grave l'azzeramento dei programmi informativi prima delle elezioni e spero che ci possano essere degli spazi di mediazione".