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Scomparsa collaboratrice di giustizia

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Si teme possa essere stata rapita

Maria Acqua Simi
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Una collaboratrice di giustizia, Lea Garofalo, di 36 anni, è scomparsa mentre si trovava a Milano e si teme possa essere stata rapita e uccisa. Secondo le fonti Ansa, la donna, il 5 maggio scorso, aveva subito un altro tentativo di sequestro a Campobasso, dove si era trasferita dopo avere avviato la sua collaborazione con la giustizia. Di Lea Garofalo, scrive l'Ansa, si è più volte occupato il Quotidiano della Calabria, riferendo, tra l'altro, che la donna aveva subito nel maggio scorso un tentativo di omicidio mentre si trovava a Campobasso. A compiere il tentativo di omicidio, nel maggio dello scorso anno, sono stati, secondo l'accusa, il suo convivente, Carlo Cosco, di 40 anni, che sarebbe stato il mandante, ed un suo complice, Massimo Sabatino, di 37, presunto esecutore materiale. Il tentativo di omicidio non riuscì per la reazione della donna, che costrinse Sabatino alla fuga. Cosco e Sabatino sono le due persone arrestate dai carabinieri su ordine della Procura della Repubblica di Campobasso. Il tentativo di omicidio e la successiva scomparsa della donna sono stati attuati, secondo quanto è emerso dalle indagini, per vendetta dopo che Lea Garofalo aveva fatto dichiarazioni contro alcuni affiliati alle cosche di Petilia Policastro della 'ndrangheta.

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