Pranzo di famiglia
Martedì tutti i figli di Berlusconi ad Arcore: sul piatto divorzio e gestione del patrimonio
Sabato scorso Silvio Berlusconi ha incontrato Veronica per discutere i termini - soprattutto economici - del loro divorzio. A una settimana di distanza, ha organizzato per martedì un pranzo con i figli di primo e secondo letto. Saranno presenti tutti e cinque: Pier Silvio e Marina e poi Eleonora, Luigi e Barbara. Si discuterà, perché Veronica vuole il divorzio "con colpa", cioé con totale addebito al marito. In ballo ci sono case, soldi, perfino un lettone che fu di Putin. Il nostro Franco Bechis anticipò tutto qualche giorno fa. Fra il 9 marzo e il primo aprile 2009, poche settimane prima che scoppiasse il caso Noemi, Silvio Berlusconi e consorte, chiudono uno dei più importanti affari immobiliari del 2009: l'acquisto di palazzo Canova e di alcuni uffici contigui a Milano 2. Il colpo grosso l'aveva messo a segno lei, con la sua Finanziaria Il Poggio, rilevando la maggiore parte del palazzo di Segrate, all'interno del complesso immobiliare denominato «Centro direzionale Milano 2». Otto piani, con 94 porzioni immobiliari in parte utilizzate come uffici in parte come esercizi commerciali: supermercati ( Il Crai) e un american wine bar di grido. A vendere il 31 marzo del 2009, è stato Marco Tronchetti Provera, attraverso il fondo immobiliare “Patrimonio uffici-fondo speculativo di tipo chiuso”, controllato dalla sua Pirelli real estate. La firma all'accordo è stata messa davanti al notaio Filippo Laurini di Milano, e il successivo primo aprile è stata iscritta ipoteca volontaria in base a un contratto di mutuo da 20 milioni di euro di capitale stipulato tra la società e la Banca popolare di Sondrio. Somma che Veronica si è impegnata a restituire in 80 rate trimestrali posticipate con tasso al 2,85% e valutazione complessiva dell'affare in 34 milioni di euro. Sfortuna vuole che la proprietà di Veronica sia circondata- e non è così inusuale a Milano 2- da porzioni immobiliari in possesso proprio del coniuge da cui ora vorrebbe divorziare. A dettare legge in zona ci sono infatti due immobiliari che fanno capo indirettamente proprio a Silvio Berlusconi (attraverso la Dolcedrago): l'Immobiliare Idra e l'Immobiliare due ville. Quest'ultima, proprio in via Fratelli Cervi a Milano Due, è riuscita perfino a strappare alla vendita che si stava per fare a Veronica un ufficio da 3,5 vani nello stesso palazzo più altre piccole porzioni immobiliari, garage compresi. E lo ha fatto proprio a fine marzo scorso. Il risultato è che ora volenti o nolenti i coniugi pronti a divorziare potranno avere due cuori, ma uno stesso ufficio. O comunque per andare in ufficio dovranno varcare la soglia dello stesso ingresso. Naturale che lei, proprietaria del 90% dell'immobile, vorrebbe oggi conquistare la parte che manca. Ma con il clima che corre fra i coniugi, lui non molla la presa. Mentre lei chiede 43 milioni di euro. Probabilmente il pranzo con i figli servirà per chiarire le suddivisioni possibili e chiudere la partita. Lui assicura che ci sarà assoluta equità tra i figli, ma è ancora tutto da vedere.