Scuola, via libera alla riforma "epocale"
Il Consiglio dei ministri approva il testo della Gelmini sul riordino dell'istruzione secondaria
Via libera alla riforma dell'istruzione secondaria superiore. Dopo l'approvazione della Conferenza unificata Stato-Regioni e Consiglio di Stato e delle commissioni cultura di Camera e Senato, i tre decreti presidenziali della scuola secondaria superiore ottengono il “sì” dei ministri. Una riforma epocale - Secondo il presidente del Consiglio le scuole italiane potranno così raggiungere il livello di quelle europee: «È molto importante l'attenzione data alla formazione dei nostri giovani, ancora oggi hanno dalla scuola di Stato qualcosa non in linea con i Paesi europei più avanzati. Una riforma epocale che non ha alcuna impronta ideologicaAttualmente la scuola superiore e tecnica non sforna ragazzi con cognizioni adeguate alle richieste del mondo del lavoro». Il premier ha poi sottolineato che migliaia gli insegnati sono stati consultati e hanno partecipato a questa riforma - definita dalla Gelmini «epocale» e senza «impronta ideologica» - mettendo a disposizione la loro esperienza. Infine ha ringraziata il ministro dell'Istruzione perché «è qui e ha lavorato alla riforma della scuola invece di andare in viaggio di nozze». Tagli ai corsi - La riforma prevede uno sfoltimento dei corsi e degli indirizzi di studio: i licei diventeranno 6 (dagli attuali 450, tra sperimentazioni e progetti assistiti), gli istituti tecnici da 10 con 39 indirizzi scenderanno a 2 con 11 indirizzi, i professionali da 5 corsi e 27 indirizzi saranno snelliti a 2 corsi e 6 indirizzi. Diminuiranno inoltre le ore di insegnamento, in particolare presso gli istituti professionali dove si passerà da 36 a 32 ore. Il riordino sarà attuato dal prossimo anno scolastico (2010-2011) solo per le prime classi delle scuole superiori.